Nel 1911 il celebre couturier Paul Poiret rivoluzionò il mondo della profumeria fondando Le Parfums de Rosine, la prima linea di fragranze collegata direttamente a una casa di moda, dedicata alla figlia dello stilista. Un progetto dirompente, anticipatore di un modello che sarebbe diventato lo standard dell’industria del lusso: alla moda si coniugano il profumo, la narrazione, l’immagine, in un’unica esperienza sensoriale.
Lanciata con una sontuosa festa mascherata chiamata “La mille et deuxième nuit” nel giugno 1911, Poiret offrì ai suoi ospiti una bottiglia del primo profumo Nuit Persane, in un evento scenografico che trasformava il packaging in oggetto d’arte e firmava l’ingresso di Poiret nell’era del marketing emozionale.
Per Poiret la profumeria non era un semplice accessorio, ma parte integrante di un racconto. Suo era il controllo completo: dalla creazione della fragranza, al design della bottiglia e della confezione.

Tra il 1911 e il 1929 furono immessi sul mercato oltre 35 profumi, alcuni con nomi evocativi come Le Mouchoir de Rosine , Muguet e Nuit de Chine, Pierrot e Borgia. Molte fragranze sono state create da nasi di spicco quali Maurice Shaller ed Henri Alméras, futuro autore di grandi classici come Joy per Jean Patou.
Il successo fu immediato e globale. Entro il 1919 la produzione raggiunse le 200.000 bottiglie al mese, destinazione prime boutique francesi e filiali internazionali. Questo slancio venne frenato solo dalla crisi del ’29, che portò Poiret alla bancarotta e alla chiusura del marchio.
Molti decenni dopo, nel 1991, Marie-Hélène Rogeon, discendente di una storica famiglia di profumieri, ha rilanciato il marchio sotto la vecchia insegna “Les Parfums de Rosine”, con una nuova collezione dedicata alla rosa, a cui si affiancarono creazioni come Une Folie de Rose, Rose d’Été e Ballerina, tutte ispirate a differenti sfumature olfattive della regina dei fiori. Le nuove fragranze furono accolte con entusiasmo, consolidando Rosine nel segmento niche della profumeria d’eccellenza.
L’operazione di Poiret nel 1911 anticipa di un decennio quella di Coco Chanel, la quale lanciò il celebre Chanel No. 5 solo nel 1921. Pur non avendo apposto il proprio nome sulle fragranze, Poiret gettò le basi di un modello oggi universale: il legame stretto tra moda, identità visiva, packaging ricercato e narrazione evocativa.