Per parto distocico si intende quel tipo di parto che per una serie di problematiche si svolge in maniera molto difficile. Richiede pertanto un intervento mirato da parte dell’equipe medica e ostetrica.
Distocico, infatti, è un termine che deriva dal greco e unisce le parole dys (alterazione) e tikto (partorisco).
Le problematiche del parto distocico possono essere previste già in fase di travaglio ed eventualmente risolte con un cesareo. Altrimenti, servono delle manovre specifiche di tipo medico e ostetrico, manuali o strumentali.
Le cause del parto distocico
Tra le cause più frequenti abbiamo:
- anomalie dell’apparato genitale materno
- alterazioni delle contrazioni
- anomalie del feto o del suo posizionamento
- alterazioni psicologiche legate alla paura del parto
Il parto distocico può presentare problematiche dinamiche, quando, ad esempio, l’utero non è in grado di contrarsi. Caratteristica che si ravvisa in particolare nelle donne che hanno partorito più di una volta o in età avanzata. La paziente, dunque, è monitorata con un tracciato che tiene nota della frequenza e della qualità delle contrazioni.
E meccaniche, nel caso in cui il feto non riesce a passare attraverso il canale del parto. In questo caso ci sono situazioni ben differenziate.
- Il feto non scende
- il travaglio prosegue per più di 12 ore
- il nascituro pesa molto
- le dimensioni del feto superano quelle della pelvi materna
- il feto è in posizione podalica
- ha considerevoli dimensioni.
Come si agisce
Nel caso di parto distocico dinamico si può aiutare la donna facendole bere molta acqua, per poi svuotare la vescica. O tagliando le membrane amniotiche, se questo non è ancora avvenuto.
Si possono somministrare farmaci che regolino le contrazioni dell’utero nel caso in cui fossero troppo deboli.
Nel parto distocico meccanico, l’ostetrica può adottare alcune manovre mirate a ridurre i traumi sia per la madre che per il bambino. Ad esempio inserire una mano e ruotare il feto. O effettuando una pressione sulla pancia.
Sempre più raro, oggi, è l’uso di forcipe e ventosa ostetrica, che possono creare danni al cranio dei piccoli e gravi lacerazioni per la donna. Lacerazioni che possono portare a incontinenza urinaria
e fecale, e prolasso genitale. In assoluto, si ricorre, ove possibile al cesareo.