Lo Shaka è un gesto di saluto amichevole tradizionale delle isole Hawaii. Si effettua estendendo il pollice e il mignolo, mentre le altre tre dita restano chiuse, come se si stesse mimando una telefonata. In genere si utilizza in maniera informale o per esprimere gratitudine nei confronti di un altro individuo. Questo tipo di saluto come detto è tipico delle isole del pacifico, ma è diventato celebre in tutto il mondo anche grazie a calciatori brasiliani come Ronaldinho e Neymar che lo hanno spesso utilizzato come marchio di fabbrica nelle loro esultanze. Nel tempo, poi, è diventato il saluto ufficiale dei surfisti.
Lo Shaka è talmente entrato nel tessuto sociale e culturale hawaiano da essere nominato gesto ufficiale dell’arcipelago. Sfoggiato con grande orgoglio anche dall’ex presidente USA, Barack Obama, nato proprio a Honoloulu. Grazie alla doppia delibera del parlamento dello stato americano, infatti, non solo si stabilisce che lo Shaka sia il saluto simbolo delle Hawaii, ma anche che sia nato proprio lì. Lo Shaka è un segno di amicizia, compassione e vicinanza e anche se ogni hawaiano ha il suo modo per farlo (c’è chi agita la mano e chi no, per esempio), è un vero status symbol.
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Ma quali sarebbero le sue origini? Leggenda vuole un uomo, Hāmana Kalili, morto nel 1958, avesse perduto le tre dita centrali di una mano. Quindi salutava le persone solo con pollice e mignolo. Un gesto molto divertente che si è diffuso in breve tempo in tutta la nazione. Il nome deriverebbe dall’antica espressione buddhista shakamuni-butsu, in cui si invoca la benevolenza di Buddha.
Se vi sembra strano, o per lo meno particolare, che uno stato voglia mettere il suo imprimatur su un gesto, sappiate che le leggi delle Hawaii oltre allo shaka riconoscono come ufficiali anche una specie di pipistrello, un tipo di foca monaca e la megattera. Più, due strumenti musicali e un microbo (il Flavobacterium akiainvivens).