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Home » Lifestyle » Cibo » Farina di grillo e allergie, l’allerta dei medici: è rischiosa

Farina di grillo e allergie, l’allerta dei medici: è rischiosa

Farina di grillo e allergie, la Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica fa chiarezza sulla questione e risponde alle domande di molti italiani.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino27 Marzo 2023
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Farina di grillo e allergie
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La farina di grillo, e più in generale i prodotti derivati da insetti, può provocare allergie nei soggetti già allergici ai crostacei o agli acari. È quanto reso noto dagli esperti della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic), sottolineando che molti casi di reazione a questi alimenti siano stati già registrati in Cina, negli Stati Uniti e anche Europa. La notizia arriva a pochi giorni dalla firma di quattro decreti ministeriali che regolano la vendita in Italia di questi alimenti, che dallo scorso gennaio possono essere commercializzati in tutta l’Unione Europea.

Secondo quanto sottolineato dagli esperti a essere a rischio è il 2% degli italiani che non possono mangiare crostacei. Questo perché sia nei crostacei che nei grilli sono presenti molecole simili che potrebbero innescare una reazione crociata tra i due alimenti. I sintomi di allergia a farine di artropodi finora rilevati in soggetti a rischio variano dalla lieve orticaria a gravi shock anafilattici.

La Siaaic chiede, quindi, massima cautela per tutelare queste persone, circa 800.000 in tutta Italia. In particolare, le etichette dei prodotti devono sottolineare con chiarezza la possibile presenza di prodotti derivati da insetti. Misura necessaria per gli allergici, ma anche per gli altri consumatori che vogliono conoscere l’esatta lista degli ingredienti sui prodotti che acquistano.

Perché la farina di grillo e le farine di insetti sono considerate il cibo del futuro? Perché sono ricche di proteine, grassi, vitamine e minerali. In più, il loro ciclo produttivo emette una minore quantità di gas serra rispetto all’allevamento intensivo di bestiame, con ricadute positive sull’ambiente.

Rispetto alla chiarezza delle tabelle degli ingredienti, i decreti ministeriali ufficializzati dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida prevedono, tra le altre cose, la presenza obbligatoria di un’etichetta con provenienza del prodotto, i rischi connessi al consumo e il quantitativo di farine di insetti presente. Inoltre, sono stabiliti degli scaffali appositi dove questi prodotti saranno esposti.

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