Il Colonnello Harland Sanders è noto come l’inventore di KFC (Kentucky Fried Chicken), uno dei marchi di fast food più famosi al mondo. E, anche se il nome fa pensare al contrario, il suo titolo non ha nulla a che vedere con la carriera militare, ma è solo un riconoscimento “culturale” assegnatogli dallo stato del Kentucky. La sua storia è un concentrato di colpi di scena in pieno american style. Da umile imprenditore delle ristorazione, Sanders è diventato il capo di un impero gastronomico basato sulla sua celebre ricetta di pollo fritto.
Nato il 9 settembre 1890 a Henryville, in Indiana, sotto il segno della Vergine, Sanders ebbe un’infanzia difficile segnata dalla perdita del padre quando aveva solo sei anni. Per aiutare la famiglia, iniziò presto a cucinare, imparando le basi della gastronomia dalla madre. Nel corso della sua vita, svolse numerosi lavori, tra cui fuochista, fabbro e agente di assicurazioni. Tuttavia, la sua passione per la cucina lo spinse a cercare un’opportunità nel settore della ristorazione.
Negli anni ’30, Sanders gestiva un distributore di benzina della Shell a Corbin, Kentucky, dove iniziò a servire pasti ai viaggiatori. Era il 20 marzo 1930 quando le attività iniziarono ufficialmente. La sua specialità, oltre alle bistecche e al prosciutto di campagna era il pollo fritto, preparato con una miscela segreta di 11 erbe e spezie. La qualità del suo cibo lo rese celebre e nel 1936 ricevette il titolo onorifico di “Colonnello del Kentucky” dal governatore dello stato, un riconoscimento che avrebbe poi incorporato nella sua identità aziendale.
Nel 1952, Sanders decise di espandere il suo business attraverso il franchising, viaggiando attraverso gli Stati Uniti per convincere i ristoratori a utilizzare la sua ricetta e il suo metodo di cottura con la pentola a pressione. Il primo ristorante a diventare un franchise ufficiale fu gestito da Pete Harman a Salt Lake City, Utah. Il successo fu immediato e, nel giro di pochi anni, il marchio Kentucky Fried Chicken si diffuse rapidamente.
Nel 1964, all’età di 73 anni, Sanders vendette la sua compagnia per 2 milioni di dollari a un gruppo di investitori, pur mantenendo un ruolo come ambasciatore del marchio. La sua immagine con il completo bianco e il papillon nero divenne il simbolo distintivo di KFC, contribuendo alla crescita dell’azienda a livello globale. Nonostante questo, però, fu molto critico nei confronti dell’azienda, soprattutto quando cambiarono la ricetta della salsa di accompagnamento del pollo che non esitò a definire “schifosa”. Era solito anche fare visite a sorpresa ai ristoranti KFC e se non gli piaceva il cibo, non ci pensava su due volte a denigrarlo.
Il Colonnello Sanders continuò a essere attivo nel settore della ristorazione fino alla sua morte, avvenuta il 16 dicembre 1980 a causa di una leucemia acuta. Oggi, KFC è uno dei principali marchi di fast food al mondo, con migliaia di ristoranti in oltre 150 paesi. La sua eredità vive nella ricetta segreta e nel modello di franchising che ha rivoluzionato l’industria del pollo fritto.
