C’è una rivalità che ha attraversato il Novecento come un duello a colpi di bollicine, slogan e spot pubblicitari memorabili: quella tra Coca-Cola e Pepsi, le due regine delle bevande gassate. Ma come è iniziata davvero questa guerra frizzante che ha diviso intere generazioni di consumatori? La risposta ci riporta indietro di oltre un secolo, in un’America in piena espansione industriale, dove la creatività e il marketing iniziavano a modellare i gusti del pubblico.
Tutto comincia ad Atlanta, nel 1886, quando il farmacista John Stith Pemberton inventa una bevanda tonica a base di estratto di foglie di coca e noci di cola. Nasce così la Coca-Cola, inizialmente venduta come rimedio contro il mal di testa e la stanchezza. Il nome viene scelto dal contabile della farmacia, Frank Robinson, che disegna anche il celebre logo corsivo.
Pepsi nasce poco dopo, nel 1893, a New Bern, nella Carolina del Nord, dove un altro farmacista, Caleb Bradham, inventa la Brad’s Drink, ribattezzata Pepsi-Cola nel 1898. Anche in questo caso l’intento è curativo: una bevanda digestiva, a base di pepsina e cola, pensata per alleviare i disturbi di stomaco.
La rivalità tra le due aziende resta relativamente dormiente per i primi decenni. Coca-Cola è già leader incontrastata del mercato, grazie a una distribuzione capillare e a una strategia pubblicitaria pionieristica. Pepsi, invece, fatica a trovare spazio. Ma tutto cambia negli anni ’30, quando la Grande Depressione colpisce duramente l’economia americana. Mentre Coca-Cola mantiene il suo prezzo classico, 5 centesimi per una bottiglia da 6,5 once, Pepsi rompe gli schemi: offre il doppio della quantità, 12 once, allo stesso prezzo.
Questo gesto, tanto audace quanto rischioso, si rivela vincente. Il jingle “Twice as much for a nickel too” diventa virale, almeno per l’epoca, e Pepsi inizia a guadagnare terreno, diventando l’alternativa economica e popolare al colosso Coca-Cola.
Lo scontro, però, si fa decisamente più intenso negli anni ‘70 e ’80. In questo periodo, infatti, la rivalità esplode in tutta la sua potenza. Pepsi lancia la Pepsi Challenge, un test alla cieca in cui ai consumatori viene chiesto di assaggiare due bicchieri anonimi, uno contenente Pepsi e l’altro Coca-Cola. Il risultato? Secondo Pepsi, la maggioranza preferisce il suo gusto. Coca-Cola risponde con un colpo di scena clamoroso: nel 1985 lancia la New Coke, una nuova formula pensata per battere il rivale. Ma il pubblico non gradisce, e dopo una valanga di proteste, Coca-Cola torna indietro, rilanciando la Coca-Cola Classic.
Ma non finisce certo qui. Ad essere chiamate in campo sono le celebrity protagoniste di spot sempre più raffinati. In questo modo, dunque, la battaglia si sposta anche nel mondo dello spettacolo. Michael Jackson, ad esempio, firma un contratto milionario con Pepsi negli anni ‘80, mentre Coca-Cola si affida a testimonial istituzionali e al mito dell’orso polare. I fan si schierano come in un derby: Coca-Cola è tradizione, Pepsi è ribellione giovanile.
Oggi, la sfida continua, ma è decisamente meno accanita (Pepsi addirittura aiutò la Coca-Cola a difendersi da una dipendente ladra). Questo dipende, probabilmente, dal cambiamento dei gusti, che si stanno spostando verso alternative meno zuccherate e più naturali. Nonostante questo, però, la rivalità Coca-Cola vs Pepsi è diventata parte della cultura pop. Non si tratta solo di bibite: è una questione di identità, di appartenenza, di gusti che raccontano un’epoca.