Close Menu
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
  • Ambiente
    • Animali
  • Attualità
  • Cultura
    • Misteri
    • Storia
  • Lifestyle
    • Bellezza
    • Cibo
    • Moda
    • Sesso
    • Viaggi
  • Spettacolo
  • Sport
  • Web
CultWeb.it
Home » Lifestyle » Cibo » Quali sono i cibi più pericolosi al mondo? Uno è italiano

Quali sono i cibi più pericolosi al mondo? Uno è italiano

Il 7 giugno cade la Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare, voluta per aumentare la consapevolezza sulla sicurezza degli alimenti.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino7 Giugno 2024
Facebook WhatsApp Twitter Telegram
Cibo
Una tavola imbandita con cibo (fonte: Unsplash)
CONDIVIDI
Facebook WhatsApp Telegram Twitter Email

Il 7 giugno si festeggia la Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare, voluta per aumentare la consapevolezza sull’importanza della sicurezza sanitaria degli alimenti. Forse non sapevate che al mondo esistono 17 cibi considerati pericolosi. Per la loro qualità e per il modo in cui sono preparati. Tra questi, uno è italiano e si tratta del Casu Marzu, un formaggio tipico della Sardegna, preparato con larve di mosca.

Ecco i cibi in questione:

  • Pesce palla (Giappone)
  • Rana toro (Namibia)
  • Ackee, un frutto tipico (Giamaica)
  • Sannakji, un piatto fatto con piccoli polpi ancora vivi (Corea)
  • Blood Clams, un tipo di vongole dal colore rossastro (Shangai)
  • Hakari, uno squalo (Groenlandia)
  • Echizen Curage, una sorta di medusa (Giappone)
  • Pangium edule, i semi della pianta del pangio (Sud est Asiatico)
  • Fesikh, una conserva a base di pesce (Egitto)
  • Cassava, ovvero la manioca (Sudamerica)
  • Cervello di scimmia (Asia)
  • Assenzio, un distillato alcolico (Europa)
  • Bacche di sambuco
  • Anacardi
  • Foglie di rabarbaro
  • Frutta stella o Carambola.

Non è cibo in sé velenoso, anzi. Alcuni di questi prodotti vengono consumati e non sono vietati. Si tratta però di alimenti la cui provenienza deve essere rigorosamente certificata. O che devono essere preparati in modo tale da non essere tossici (il pesce palla giapponese, per esempio). Fate attenzione, dunque, a non abusarne. E a scegliere solo quelli DOC. Soprattutto se andate all’estero e vi imbattete in qualche rivenditore di cibo esotico.

app cibo
Un’app cibo sul cibo (fonte: Unsplash)

Per quanto riguarda la sicurezza alimentare in Italia, invece, il Ministero della Salute ha appena lanciato una app che aggiorna in tempo reale quando un cibo è stato ritirato dal mercato per la sua pericolosità. L’app notificherà la notizia e il prodotto in questione è stato già acquistato, dà diritto a un rimborso.

Solitamente, si ritirano dal mercato quei prodotti realizzati con procedure non corrette o in seguito a contaminazioni batteriche.

L’app si chiama Richiami Prodotti Italia ed è disponibile per dispositivi mobili iOS e Android

Condividi. Facebook WhatsApp Twitter Telegram Email

Potrebbero interessarti anche

olive-taggiasche

Olive taggiasche e carne salada: la nuova coppia Igp più esplosiva d’Italia

2 Ottobre 2025
settimana spagnola Lidl

Dal 29 settembre Lidl porta la Spagna in tavola: paella, chorizo e specialità iberiche sotto i 3€

29 Settembre 2025
una pagnotta di pane con una tazza di caffè

Metti il pane nel congelatore? Non fare questi 3 errori se non lo vuoi gommoso

28 Settembre 2025
Facebook X (Twitter) Instagram
  • Home
  • Chi siamo
  • Staff e redazione
  • Contatti
  • Disclaimer
  • Cookie Policy
  • Privacy Policy
© 2025 CultWeb.it proprietà di Digital Dreams s.r.l. - Partita IVA: 11885930963 - Sede legale: Via Alberico Albricci 8, 20122 Milano Italy - [email protected] | Foto Credits: DepositPhotos

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001

Digita qui sopra e premi Enter per cercare. Premi Esc per annullare.