Ogni anno, con l’introduzione dell’ora legale, che scatterà questa notte, milioni di persone devono spostare le lancette un’ora avanti, perdendo sessanta minuti di sonno. Sebbene possa sembrare un cambiamento minimo, questa variazione temporale, al pari del ritorno dell’ora solare, può avere effetti significativi sull’organismo, influenzando il ritmo circadiano, la qualità del riposo e persino la salute cardiovascolare.
L’ora legale, infatti, interferisce con l’orologio biologico interno, noto come ritmo circadiano, che regola il ciclo sonno-veglia. Questo sistema è sincronizzato principalmente con la luce naturale e, quando viene improvvisamente modificato, può causare difficoltà nell’addormentarsi e nel risvegliarsi. Studi scientifici hanno dimostrato che il corpo può impiegare diversi giorni, o addirittura settimane, per adattarsi completamente al nuovo orario.
La riduzione di un’ora di riposo influisce sulla qualità del sonno, aumentando il rischio di sonnolenza diurna e riducendo la capacità di concentrazione. La privazione del sonno, seppur lieve, può portare a una maggiore irritabilità, difficoltà cognitive e minore reattività. Nei primi giorni dopo il cambio dell’ora, si registra anche un aumento degli incidenti stradali e lavorativi a causa della stanchezza accumulata.

Numerosi studi hanno evidenziato una correlazione tra il passaggio all’ora legale e un aumento del rischio di eventi cardiovascolari. Un’indagine pubblicata sul New England Journal of Medicine ha rilevato che il lunedì successivo all’introduzione dell’ora legale si verifica un incremento di infarti fino al 24%, probabilmente a causa dello stress e della minore durata del sonno.
Anche il metabolismo può risentire del cambio d’orario, alterando la produzione di ormoni come la melatonina e il cortisolo, che regolano il ciclo sonno-veglia e la risposta allo stress. Inoltre, alcune persone sperimentano sintomi simili al jet lag, con cali di energia e sbalzi d’umore.
Per mitigare gli effetti negativi dell’ora legale, gli esperti consigliano di anticipare gradualmente l’orario di sonno nei giorni precedenti al cambio e di esporsi alla luce naturale al mattino per favorire la regolazione del ritmo circadiano. Evitare caffeina e dispositivi elettronici prima di dormire può inoltre aiutare a migliorare la qualità del riposo.