A oggi Tetris è considerato uno dei videogiochi più utilizzati. Il che vuol dire che, almeno una volta, ogni persona si è avvicinata alla sue caselle e alla necessità d’incastrarle a seconda degli spazi liberi e del colore. Nonostante tanta fama, comunque, non tutti sanno che il gioco viene direttamente dalla Russia e si deve alla fantasia e alla progettazione di Aleksej Leonidovič Pažitnov.
Tutto ha inizio negli anni ottanta. In quel periodo Pažitnov lavora al centro di calcolo dell’Accademia delle scienze dell’URSS di Mosca. Ed è qui che, grazie ai tetramini, delle figure piane composte da quattro quadrati identici connessi tra di loro, ha inventato il suo Tetris nel 1984.
Come si gioca a Tetris
Una grafica semplice e colorata ha sempre caratterizzato questo gioco di logica dalle regole piuttosto semplici. I tetramini, infatti, cadono giù uno alla volta in uno spazio rettangolare, fino a fermarsi sul fondo o su altri blocchi già depositati. Il compito del giocatore è ruotarli e muoverli mentre cadono, in modo che quando si posano creino una riga orizzontale di blocchi senza interruzioni. Ovviamente è essenziale la capacità di ragionare velocemente utilizzando proprio la logica per andare a prevedere anche mosse successive.
La storia di Tetris
Ma come ha fatto il gioco a lasciare la Russia e diventare virale in tutto il mondo? Ancora una volta si deve tornare alla figura di Pažitnov. E’ stato lui, infatti, a chiedere al suo supervisore Vìktor Brjàbrin, che aveva viaggiato fuori dall’URSS, di aiutarlo a pubblicare Tetris all’estero.
Per fare questo, però, ha accettato di trasferire i diritti di Tetris all’Accademia delle Scienze, ricevendo, in cambio da Brjabrin una remunerazione volontaria. A quel punto una versione del gioco viene inviata alla casa ungherese Novotrade, diffondendosi su floppy disk in tutta la Repubblica Popolare Ungherese . Successivamente, poi, raggiunge anche la Polonia. Il salto effettivo, però, avviene sempre in Ungheria. Qui, infatti, v iene riscritto da programmatori amatoriali per Apple II e Commodore 64.
Il mercato occidentale, comunque, è conquistato grazie a Robert Stein, importatore di videogiochi per la britannica Andromeda Software. Nel 1986, infatti, l’uomo rimane colpito dal potenziale commerciale del gioco e contatta Pažitnov e Brjabrin con un messaggio telex per ottenere la licenza della pubblicazione in Occidente.
All’inizio, però, il prodotto trova delle resistenze da parte di alcune case produttrici. In molti, infatti, sono convinti che un prodotto sovietico non avrà mai fortuna in America e in Europa. Alla fine, però, Stein riesce a firmare due accordi: i diritti europei sono venduti all’editore Mirrorsoft e quelli statunitensi a Spectrum HoloByte.
Tetris, dunque, viene pubblicato su diverse piattaforme tra cui Amiga, Atari ST, ZX Spectrum, Commodore 64 e Amstrad CPC. All’inizio non si fa alcun riferimento alla Russia, menzionando solamente che è stato realizzato in America e progettato all’estero. La sua uscita sul mercato, comunque, è uno dei più grandi successi commerciali nel mondo dei videogiochi. In Europa e negli Stati Uniti Mirrorsoft è riuscito a vendere decine di migliaia di copie in due mesi, mentre Spectrum HoloByte oltre 100.000 unità nel giro di un anno.