Ma quale privacy. Oggi la toilette più virale del web è trasparente e si trova al Maxxi, il museo d’arte contemporanea di Roma, in via Guido Reni 4a (vicino all’Audotorium della Musica). Sì, è un’opera d’arte creata da Monica Bonvicini. L’installazione si chiama Don’t miss a sec ed è un elegantissimo cubo i cui lati esterni sono fatti da specchi. All’interno c’è un wc classico, ma a sorpresa, una volta entrate, è possibile vedere tutto ciò che avviene fuori. Proprio come il meccanismo degli specchi nei commissariati di polizia, lo sguardo viene schermato. Vediamo senza essere viste.
L’idea che sostiene l’opera di Bonvicini è che anche durante un momento intimo, l’utente non debba perdere contatto con ciò che accade fuori. Una sorta di trasparenza, anche mentale, che rappresenta una vera sfida per il pubblico. In un mondo in cui il confine tra sociale e privato è sempre più labile.
Neanche a dirlo, in questi giorni c’è una lunga fila di avventori e curiosi che usufruiscono (o provano a farlo) dello speciale bagno, vivendo sulla loro pelle un’esperienza fuori dagli schemi.
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C’è anche qualche persona che non è riuscita a “sfruttare” la toilette per timidezza. Il bello, in fondo, è tutto qui: quanto siamo disposte e disposti a diventare noi oggetto di curiosità degli altri? E quanto siamo capaci di espletare un bisogno normalissimo, mentre il mondo fuori scorre tranquillo?
Don’t miss a sec fa parte di un’esposizione più ampia, Ambienti, dedicata ai lavori di artiste femminili tra il 1956 e il 2010. La mostra, quindi l’accesso all’opera, è chiusa il lunedì, mentre è aperta dal martedì alla domenica dalle 11 alle 19, fino al 20 ottobre 2024.