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Home » Lifestyle » Fai queste tre cose prima di accendere di nuovo i termosifoni (altrimenti paghi il doppio)

Fai queste tre cose prima di accendere di nuovo i termosifoni (altrimenti paghi il doppio)

Ecco le operazioni essenziali da fare prima di accendere i termosifoni: sfiato, pulizia e manutenzione per risparmiare fino al 50% sulla bolletta del gas.
RedazioneDi Redazione12 Ottobre 2025
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salvadanaio su termosifone
salvadanaio su termosifone
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Con l’arrivo dell’autunno e l’avvicinarsi della stagione fredda, milioni di italiani si preparano ad accendere nuovamente i termosifoni. Quello che molti ignorano è che questa operazione apparentemente semplice richiede alcune operazioni preliminari fondamentali: trascurarle può significare non solo un riscaldamento inefficiente, ma anche un aumento significativo dei costi in bolletta e potenziali danni all’impianto.

La manutenzione pre-stagionale dei caloriferi non è un lusso, ma una necessità che garantisce efficienza energetica, qualità dell’aria domestica e risparmio economico. Bastano poche operazioni mirate, eseguibili autonomamente nella maggior parte dei casi, per preparare correttamente la casa all’inverno 2025-2026 e ottimizzare il consumo di gas naturale.

Prima di girare la manopola del termostato, è fondamentale seguire una procedura specifica che massimizza il rendimento dell’impianto. Il primo passo consiste nello sfiatare i termosifoni, un’operazione che elimina le bolle d’aria accumulate durante il periodo di inattività estiva. Queste bolle impediscono una corretta circolazione dell’acqua calda all’interno dei radiatori, riducendo drasticamente la loro capacità di riscaldare gli ambienti.

Per eseguire correttamente lo sfiato, è necessario attendere che i termosifoni siano completamente freddi. Successivamente, posizionare una bacinella o un secchio in corrispondenza della valvola di sfogo situata lateralmente sul radiatore, aprire la valvola girandola in senso antiorario e lasciar fuoriuscire l’acqua finché non esce in modo continuo, senza gorgoglii d’aria. A quel punto, richiudere la valvola girando in senso orario. Questa operazione va ripetuta per ogni termosifone presente in casa, partendo da quelli più lontani dalla caldaia.

Dopo aver sfiatato tutti i radiatori, è cruciale verificare la pressione della caldaia: il manometro dovrebbe indicare un valore compreso tra 1 e 2 bar. Una pressione inferiore indica che è necessario reintegrare acqua nell’impianto attraverso l’apposito rubinetto di carico.

Un termosifone sporco non è solo una questione estetica: la polvere e lo sporco accumulati durante i mesi estivi riducono l’efficienza termica del radiatore e, una volta acceso il riscaldamento, vengono dispersi nell’aria domestica, peggiorando la qualità che respiriamo. La pulizia deve essere effettuata rigorosamente a termosifoni freddi, prima dell’accensione stagionale.

Il metodo più efficace prevede l’utilizzo di acqua calda e detersivo delicato, evitando sostanze tossiche o eccessivamente aggressive che potrebbero danneggiare la vernice protettiva dei radiatori. Dopo aver preparato la soluzione detergente in un secchio, utilizzare una spugna morbida per pulire tutte le superfici esterne. Per le fessure interne e gli spazi difficilmente raggiungibili tra le colonne, uno scovolino o una spazzola lunga e sottile si rivelano strumenti indispensabili.

Una volta completata la pulizia umida, asciugare accuratamente con un panno morbido per evitare la formazione di ruggine o aloni. Questa semplice operazione non solo migliora l’igiene domestica, ma permette anche una migliore irradiazione del calore nell’ambiente circostante.

calorifero visto dall'alto
calorifero visto dall’alto

Prima di riattivare l’impianto di riscaldamento, è obbligatorio per legge verificare che la manutenzione annuale della caldaia sia stata eseguita da un tecnico abilitato. Questo controllo non è solo un adempimento normativo, ma una garanzia di sicurezza e efficienza: una caldaia non manutenuta consuma più gas, inquina maggiormente e presenta rischi per la sicurezza degli occupanti.

Dopo l’accensione iniziale, è importante monitorare il funzionamento dell’intero impianto per individuare tempestivamente eventuali anomalie. Rumori insoliti come gorgoglii persistenti, sibili o ticchettii possono indicare problemi di circolazione o presenza residua di aria. Perdite d’acqua dalle valvole o dalle giunzioni richiedono intervento immediato per evitare danni strutturali. Infine, temperature difformi tra i diversi termosifoni o zone fredde nella parte bassa dei radiatori suggeriscono la necessità di un ulteriore sfiato o di un controllo più approfondito dell’impianto.

Oltre alla corretta preparazione dei termosifoni, esistono accorgimenti pratici che permettono di contenere significativamente i costi del riscaldamento. Uno dei più efficaci è l’abbassamento della temperatura ambiente anche di un solo grado: questo semplice gesto può generare un risparmio fino al 6% sulla bolletta del gas. La temperatura ideale per il comfort domestico si colloca tra i 18 e i 20 gradi, perfettamente sufficiente se abbinata a un adeguato controllo dell’umidità.

L’umidità relativa dell’aria gioca infatti un ruolo cruciale nella percezione del calore: un ambiente troppo secco o troppo umido risulta meno confortevole e richiede temperature più elevate per garantire benessere. Mantenere l’umidità tra il 30% e il 60% attraverso deumidificatori o umidificatori, a seconda delle necessità, migliora sia il comfort che l’efficienza energetica.

L’aerazione degli ambienti deve essere strategica: è preferibile aprire completamente le finestre per 5-10 minuti piuttosto che lasciarle socchiuse per ore. Questo ricambio d’aria rapido evita la dispersione eccessiva di calore. Durante il funzionamento del riscaldamento, porte e finestre devono rimanere chiuse, e gli spifferi vanno eliminati attraverso guarnizioni o paraspifferi.

Per chi desidera ottimizzare stabilmente i consumi energetici, esistono interventi più strutturali. La coibentazione termica dell’edificio, attraverso cappotti termici esterni o interni, rappresenta l’investimento più efficace: riduce drasticamente le dispersioni di calore e consente risparmi fino al 40% sui costi di riscaldamento. Questi interventi beneficiano ancora di agevolazioni fiscali attraverso Ecobonus e bonus edilizi.

La sostituzione di infissi obsoleti con modelli in PVC o con doppi vetri basso emissivi costituisce un altro intervento ad alto rendimento. Gli infissi moderni non solo trattengono meglio il calore, ma migliorano anche l’isolamento acustico e la sicurezza domestica.

Una soluzione sempre più diffusa è l’installazione di un impianto solare termico abbinato alla caldaia a gas tradizionale: questa combinazione può ridurre fino al 70% i consumi per la produzione di acqua calda sanitaria, scaricando la caldaia da un carico significativo e prolungandone la vita utile.

Infine, l’adozione di contatori intelligenti (smart meter) consente un monitoraggio preciso e in tempo reale dei consumi, facilitando l’identificazione di sprechi e l’adozione di comportamenti più virtuosi. Per ottimizzare ulteriormente i costi, è consigliabile verificare periodicamente le offerte sul Portale ARERA, che raccoglie e confronta le tariffe verificate delle diverse compagnie fornitrici di gas naturale.

Preparare correttamente i termosifoni prima dell’accensione non richiede competenze tecniche particolari, ma semplicemente metodo e attenzione. Questi semplici accorgimenti, uniti a scelte consapevoli di gestione dell’impianto, permettono di affrontare l’inverno con maggiore serenità, garantendo comfort domestico e bollette più leggere.

 

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