La dieta mediterranea è spesso considerata il miglior regime alimentare per la salute e il benessere generale. Non si tratta solo di una tradizione culinaria, ma di un vero e proprio stile di vita che affonda le radici nei paesi del bacino del Mediterraneo, come Italia, Grecia e Spagna. Numerosi studi scientifici hanno confermato i suoi benefici, tanto che l’UNESCO l’ha riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2010. E dire che a coniare il suo nome è stato un fisiologo americano, Ancel Keys, che visse a lungo a Pioppi, in Campania, studiando l’alimentazione della popolazione locale. E morendo, sereno, a 101 anni.
Keys condusse ricerche approfondite sul rapporto tra dieta e malattie cardiache, partecipando al famoso “Studio dei Sette Paesi”, un’indagine su larga scala iniziata negli anni ’50 che esaminò le abitudini alimentari e lo stato di salute di popolazioni in diversi paesi, tra cui Italia, Grecia, Giappone e Stati Uniti. Dallo studio emerse che le popolazioni mediterranee, soprattutto in Grecia e nel sud Italia, avevano una minore incidenza di malattie cardiovascolari rispetto a quelle dei paesi occidentali, grazie a un’alimentazione ricca di frutta, verdura, legumi, pesce e olio extravergine d’oliva.

Secondo esperti di nutrizione e numerosi studi epidemiologici, la dieta mediterranea offre una combinazione ideale di nutrienti e abitudini alimentari che contribuiscono alla salute. I suoi punti di forza includono un elevato consumo di frutta e verdura, che apportano fibre, vitamine e antiossidanti fondamentali per il benessere dell’organismo. La presenza di grassi sani come l’olio extravergine d’oliva. Un consumo di proteine di alta qualità soprattutto di legumi e, in seconda battuta, di pesce azzurro. Limitando molto, invece, l’impiego della carne rossa. E, naturalmente, il giusto consumo di cereali integrali.
Effettivamente, diversi studi hanno dimostrato che la dieta mediterranea è associata a una maggiore longevità e a un rischio ridotto di sviluppare patologie croniche. Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha dimostrato che seguire la dieta mediterranea riduce fino al 30% il rischio di infarto e ictus.
Una ricerca del Diabetes Care Journal ha evidenziato che questa dieta aiuta a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Infine, uno studio condotto dalla Harvard Medical School ha suggerito che la dieta mediterranea possa ridurre il rischio di Alzheimer e declino cognitivo legato all’età.
La dieta mediterranea, insomma, ancora di più quella completamente vegetale, si distingue per la sua sostenibilità e per l’equilibrio tra nutrizione e gusto. A differenza delle diete iperproteiche o di quelle basate sulla restrizione calorica estrema, la dieta mediterranea non impone divieti rigidi, rendendola facile da seguire nel lungo periodo e promuovendo una relazione sana con il cibo.
Quindi, è davvero la migliore? Secondo la classifica annuale stilata da U.S. News & World Report, che valuta le diete più salutari al mondo, la dieta mediterranea è la migliore per il settimo anno consecutivo. Il punteggio è basato su criteri come benefici per la salute, facilità di adozione e impatto sulla longevità.