Naomi Elaine Campbell, detta La Venere Nera, non è mai stata una top model come le altre. Già nel novero delle modelle d’elite, ha sempre avuto qualcosa in più rispetto alle colleghe. E non si parla certo bellezza, ma di una grinta, una personalità che spesso e volentieri l’hanno resa quella capricciosa. Eppure, è forse per questo che il prestigioso museo londinese, Victoria & Albert Museum, le dedicherà una mostra, in programma fino al 6 aprile 2025.
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La mostra si intitola Naomi: in fashion e darà la possibilità di vedere da vicino 100 storici look “interpretati” da Campbell. Ci saranno anche dei capi che appartengono invece al suo guardaroba privato, compresa la tuta bianca di protezione che Naomi indossò all’aereoporto durante la pandemia di Covid-19.
Ci saranno vestiti di Alexander McQueen e Azzedine Alaïa, da Chanel e Dolce & Gabbana, Jean Paul Gaultier e John Galliano. E naturalmente, di Vivienne Westwood a cui Campbell è sempre stata legatissima.
Fece epoca la sfilata del 1993 in cui Naomi capitombolò in passerella a causa delle assurde scarpe di Westewood (che saranno in mostra). Qualche anno dopo Campbell avrebbe chiesto conto a Dame Westwood in persona per quella caduta per British Vogue.
“Quando sono caduta ti sei preoccupata?”
“Stavi bene Naomi! Penso che tu fossi più che altro dispiaciuta…”
“Imbarazzata! Avrei dovuto esercitarmi di più. Oggi saprei come camminare in quelle scarpe. C’è un trucco sai?”
“Fermati! Sei caduta per quelle calze di gomma, che sfregando ti hanno fatta ondeggiare!”
“Comunque, mi sono detta, alzati e continua!“
Naomi sorrise, si rialzò, portò a termine lo show. Entrò in scena una seconda volta, stavolta con un bastone. Che ovviamente non usò. Sempre in occasione dell’intervista a British Vogue, Campbell confessò a Westwood che molti altri stilisti le chiesero di cadere durante la sfilata. A scopo pubblicitario.
Non solo moda
La mostra si focalizzerà anche sull’attivismo di Naomi Campbell da sempre in prima linea per la lotta al razzismo e per sostenere la diversità in passerella e il talento di creativi emergenti, di tutto il mondo. Sarà in bella vista anche l’abito color glicine Chanel disegnato da Karl Lagerfeld nel 1988 e indossato per la cover di Vogue Paris, dove per la prima volta compariva una modella nera.
Insomma, la mostra sarà un vero evento, come rimarcato nella note dal curatore Sonnet Stanfill:
“Naomi Campbell è riconosciuta in tutto il mondo come top model, attivista, filantropa e collaboratrice creativa, il che la rende una delle figure più prolifiche e influenti nella cultura contemporanea. Siamo lieti di lavorare con lei su questo progetto e di celebrare la sua carriera con il nostro pubblico“.
Scoperta a soli 15 anni da Beth Boldt, divenne in breve tempo una delle top più iconiche degli anni ’90. Al netto delle sue bizze. Come quando nel 2007 fu condannata a raccogliere per una settimana la spazzatura dalle strade di NY., dopo aver scagliato il cellulare contro la colf che non aveva messo a posto i suoi jeans. Bei tempi andati. Ora Naomi è la madre serena di due bimbi.