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Home » Lifestyle » Perché andare al mare stanca?

Perché andare al mare stanca?

Non è un modo di dire, il mare è davvero faticoso per il nostro corpo. Per una serie di fattori che vi spieghiamo qui.
Tiziana MorgantiDi Tiziana Morganti23 Luglio 2024
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Gente felice al mare
Gente felice al mare (fonte: Unsplash)
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Quando le temperature si fanno pressanti e la stanchezza di tutto un anno di lavoro si fa sentire, si desidera, quasi in modo incondizionato, una giornata al mare o qualche giorno di completo relax ascoltando solo lo sciabordio delle onde. Una volta, però, concretizzato questo sogno e arrivati in spiaggia ci si scopre incredibilmente stanchi. In sostanza, dunque, trascorrere una giornata al mare può agire in modo particolare come, se, l’inerzia, il calore e l’acqua stessa, esercitassero un effetto particolare.

Ad essere precisi, però, questo sentore di stanchezza nasce da una reazione non propriamente casuale ma legata a una serie di fattori.

Perché il mare stanca

bimba felice al mare
Bimba felice al mare (fonte: Unsplash)

L’acqua. L’acqua è molto più densa dell’aria, perciò ogni volta che ci immergiamo svolge una pressione più forte sul nostro corpo, spingendoci a  bruciare più energia. Ecco perché nuotare ci fa aumentare il consumo di ossigeno.

Inoltre, l’acqua del mare è generalmente più fredda della nostra temperatura corporea. Ciò significa che il nostro corpo deve lavorare di più per mantenersi al caldo. Dulcis in fundo, anche se la parola dulcis non è esatta, la presenza del sale che varia, ovviamente, da luogo ad luogo. Questo elemento, di per sé invisibile, però, rende l’acqua più “ricca” e, a sua volta, esercita sul corpo umano una pressione indicendolo a sprecare un numero maggiore di energie per muoversi al suo interno.

Un esempio estremo è il Mar Morto. Al suo interno, infatti, è presente una percentuale altissima di salinità. Questo, infatti, è 9,6 volte più salato dell’Oceano. Cifre che, ad oggi, inducono gli esperti a sconsigliare un bagno nelle sue acque. O, al massimo, di non protrarlo oltre i 10 o 15 minuti. In questo caso, infatti, il rischio è ben superiore a quello di una semplice stanchezza. Rimanendo troppo, infatti, si potrebbe incorrere in irritazioni anche gravi negli occhi sul viso. Per non parlare, poi, della pericolosità d’ingerire un po’ d’acqua.

Lo iodio. Tra le caratteristiche del mare c’è la maggiore concentrazione di iodio. Questo elemento chimico importante, stimola il nostro metabolismo e lo attiva. Regalandoci la sensazione di fame e stanchezza.

Il caldo. Il calore ha un effetto vaso dilatatore. E questo fa abbassare la pressione arteriosa, con il senso di spossatezza.

Il sudore. Reazione tipica del calore è la sudorazione, che il nostro corpo mette in atto per abbassare la temperatura corporea. Questo però provoca perdita di liquidi, sali minerali e disidratazione, con il calo di potassio e magnesio, facilmente recuperabili con acqua e frutta.

Il Sole. Anche il Sole ha un effetto sul nostro organismo. La produzione di melanina, che ci fa abbronzare, richiede anche un dispendio energetico. Inoltre, i raggi continui possono variare il ritmo circadiano facendoci dormire poco e male.

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