Negli ultimi anni, il consumo di latte crudo ha suscitato un crescente interesse tra coloro che cercano alimenti meno processati e più naturali. Tuttavia, gli esperti di sicurezza alimentare mettono in guardia sui rischi legati al consumo di questo prodotto non pastorizzato. Il latte crudo può contenere batteri pericolosi per la salute umana, rendendolo una potenziale fonte di infezioni gravi. Partiamo dall’inizio. Il latte crudo è quello che non ha subito alcun trattamento termico, come la pastorizzazione o la sterilizzazione, processi fondamentali per eliminare agenti patogeni.
La pastorizzazione, in particolare, introdotta da Louis Pasteur nel XIX secolo, è un trattamento termico che elimina i batteri patogeni senza alterare significativamente il valore nutrizionale del latte. Questo processo ha contribuito a ridurre drasticamente le infezioni alimentari legate ai prodotti lattiero-caseari e continua a essere considerato il metodo più sicuro per il consumo di latte.

Mentre alcuni consumatori sostengono che il latte crudo conservi meglio i suoi nutrienti e sapori naturali, gli studi dimostrano che i benefici nutrizionali rispetto al latte pastorizzato sono minimi, mentre i rischi sanitari sono significativi.
L’assenza di trattamenti termici lascia il latte esposto a contaminazioni da parte di batteri pericolosi, tra cui:
- Salmonella: può causare febbre, diarrea e vomito e, nei casi più gravi, complicazioni sistemiche.
- Escherichia coli (E. coli): alcuni ceppi possono provocare infezioni intestinali severe, con rischio di insufficienza renale nei soggetti più vulnerabili.
- Listeria monocytogenes: particolarmente pericolosa per donne in gravidanza, neonati, anziani e persone immunodepresse, può causare meningiti e infezioni gravi.
- Brucella: responsabile della brucellosi, malattia che porta febbre ricorrente, dolori articolari e sintomi cronici debilitanti.
Insomma, i pericoli ci sono e sono numerosi. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti confermano che il latte crudo è una delle principali cause di malattie alimentari di origine lattiero-casearia. Proprio per questo motivo, in molti paesi, la vendita di latte crudo è soggetta a restrizioni o vietata del tutto per motivi di sicurezza. In Italia, ad esempio, il latte crudo può essere venduto, ma deve riportare in etichetta l’obbligo di bollitura prima del consumo. Negli Stati Uniti, la legislazione varia da stato a stato, con alcuni che ne permettono la vendita diretta solo sotto strette regolamentazioni.