La frequenza con cui lavare i piedi è un tema spesso trascurato, ma la scienza ha finalmente fornito una risposta chiara: lavarli quotidianamente è fondamentale per la salute della pelle e la prevenzione di infezioni. Secondo esperti in dermatologia, un’adeguata igiene dei piedi aiuta a ridurre il rischio di micosi, cattivi odori e accumulo di cellule morte, mantenendo il microbiota cutaneo in equilibrio.
Tuttavia, chi pratica sport, soffre di ipersudorazione o indossa scarpe chiuse per molte ore al giorno dovrebbe aumentare la frequenza a due volte al giorno, per evitare la formazione di funghi e cattivi odori.
Uno studio ha evidenziato che molte persone trascurano questa pratica igienica, limitandosi a lasciare che l’acqua della doccia scorra sui piedi senza un vero e proprio lavaggio. Ebbene, questa abitudine non è sufficiente a eliminare i residui accumulati durante il giorno.

Il metodo consigliato dagli specialisti prevede l’uso di acqua tiepida e di un sapone delicato che non alteri il pH naturale della pelle. Durante il lavaggio, è cruciale dedicare particolare attenzione agli spazi tra le dita, poiché l’umidità residua può favorire la proliferazione di batteri e funghi. L’asciugatura completa è altrettanto importante: una pelle umida crea un ambiente favorevole alla crescita di microorganismi dannosi.
Oltre alla pulizia, anche l’idratazione svolge un ruolo essenziale. L’uso regolare di creme idratanti specifiche, preferibilmente a base di ingredienti naturali come aloe vera o burro di karité, aiuta a mantenere la pelle elastica e a prevenire screpolature e secchezza. Inoltre, la scelta delle calze incide direttamente sulla salute dei piedi. Materiali traspiranti come il cotone riducono l’umidità e limitano la proliferazione batterica, mentre tessuti sintetici possono favorire sudorazione e olezzo non buono.