La questione della modifica delle abitudini ha affascinato scienziati e psicologi per decenni. Perdere un’abitudine dannosa non è un processo lineare e dipende da diversi fattori, tra cui la complessità del comportamento, la motivazione individuale e il contesto ambientale. Tuttavia, la ricerca scientifica offre alcune risposte interessanti su quanto tempo sia necessario per abbandonare un’abitudine negativa.
Una delle convinzioni più diffuse è che occorrano 21 giorni per cambiare un’abitudine. Questa idea deriva da uno studio condotto negli anni ’50 dal chirurgo plastico Maxwell Maltz, che osservò come i suoi pazienti impiegassero circa tre settimane per adattarsi ai cambiamenti fisici post-operatori. Tuttavia, questa ipotesi non è supportata da evidenze scientifiche solide nel campo della psicologia comportamentale.
Uno degli studi più citati sull’argomento è quello condotto da Philippa Lally e colleghi presso l’University College di Londra nel 2009. I ricercatori hanno analizzato il comportamento di 96 partecipanti nel tentativo di adottare nuove abitudini salutari. I risultati hanno mostrato che il tempo medio necessario per consolidare un nuovo comportamento è di circa 66 giorni, con variazioni da 18 a 254 giorni a seconda della complessità dell’abitudine.

Perché, però, alcune abitudini sono più difficili da perdere? Non tutte le abitudini hanno la stessa resistenza al cambiamento. Quelle che coinvolgono una forte componente psicologica o chimica, come il fumo o il consumo eccessivo di zuccheri, tendono a essere più difficili da eliminare. La dipendenza fisica e la gratificazione immediata giocano un ruolo chiave nella persistenza di queste abitudini.
Allora cosa si può fare? Per esempio, identificare i trigger e agire di conseguenza. Le abitudini, infatti, sono spesso scatenate da segnali ambientali. Riconoscere i fattori scatenanti aiuta a interrompere il ciclo. Altra soluzione è sostituire l’abitudine negativa, con una positiva, egualmente remunerativa. Un aiuto può arrivare dal journaling, quindi tenere traccia dei progressi scrivendo ogni giorno tutti i passi avanti fatti.
Ricordate: ogni individuo è diverso e il successo dell’impresa dipende da variabili personali e ambientali. La chiave sta nella costanza e nell’adozione di strategie mirate per sostituire comportamenti nocivi con abitudini più salutari. Soprattutto, se certi comportamenti tossici si ripetono nonostante la buona volontà, è sempre meglio rivolgersi a un terapeuta per capire se ci sono dinamiche più profonde da curare. Senza paura.