Ti è mai capitato di camminare per strada e vedere un portafoglio a terra? Quel momento genera sempre emozioni contrastanti: curiosità verso chi lo abbia perso, ma anche il dubbio su come comportarsi correttamente. La normativa italiana stabilisce regole precise su questa situazione, e conoscerle ti evita problemi legali. Quando trovi un portafoglio che contiene documenti identificativi come carte d’identità o patenti, devi restituirlo immediatamente al proprietario. La legge italiana, attraverso l’articolo 927 del Codice Civile, stabilisce che chiunque rinvenga un oggetto mobile deve riconsegnarlo a chi ne ha diritto.
La prima mossa? Verificare se all’interno ci sono documenti che permettano di identificare il proprietario. Puoi legalmente aprire il portafoglio e controllare tra carte e documenti per cercare gli estremi anagrafici del titolare, senza preoccuparti di violare la privacy. Se trovi i dati, contatta direttamente la persona mantenendo un atteggiamento rispettoso.
Quando invece non riesci a risalire al proprietario o non hai modo di raggiungerlo, entra in gioco il secondo passaggio: consegna il portafoglio all’ufficio oggetti smarriti del Comune dove l’hai trovato. In alternativa puoi rivolgerti a Polizia o Carabinieri, che registreranno il ritrovamento e avvieranno le procedure per rintracciare il legittimo proprietario.
Ignorare questi obblighi comporta conseguenze legali che variano in base alla situazione. Se il portafoglio contiene documenti che permettono di identificare il proprietario e decidi di tenerlo, commetti il reato di furto secondo l’articolo 624 del Codice Penale. La distinzione fondamentale riguarda infatti la possibilità oggettiva di risalire al proprietario: se l’oggetto “parla” e rivela a chi appartiene, impossessarsene significa oltrepassare il confine penale.

Nel caso di oggetti smarriti senza segni identificativi, la situazione è meno grave: fino a pochi anni fa costituiva reato, ma il decreto legislativo 7/2016 ha depenalizzato questo comportamento trasformandolo in illecito civile. Oggi rischi una sanzione amministrativa che va da 100 a 8.000 euro, stabilita dal giudice in base alla gravità del fatto.
Restituire un portafoglio non significa solo agire correttamente dal punto di vista etico. La legge prevede che chi riconsegna un oggetto smarrito abbia diritto a un compenso pari a un ventesimo del valore complessivo del portafoglio e del denaro contenuto, cioè il 5% del totale. Si tratta di un diritto, non di un favore: il proprietario deve corrispondere questa somma se il ritrovatore la richiede.
Se invece consegni il portafoglio alle autorità e il proprietario non si presenta entro un anno dall’ultima pubblicazione del ritrovamento, l’oggetto diventa di tua proprietà. In questo caso potresti dover pagare le spese di custodia sostenute dal Comune.
Quando porti un portafoglio all’ufficio oggetti smarriti, il personale comunale redige un verbale dettagliato che descrive il bene e registra i tuoi dati come ritrovatore. Successivamente, l’amministrazione pubblica l’avviso del ritrovamento sull’albo pretorio del Comune per due domeniche consecutive, lasciandolo affisso per tre giorni ogni volta.
Gli uffici oggetti smarriti rappresentano il punto di riferimento principale per queste situazioni. Hanno procedure collaudate e garantiscono che gli oggetti vengano gestiti correttamente, mettendo in contatto proprietari e ritrovatori secondo quanto previsto dalla normativa.
Prima di consegnare il portafoglio alle autorità, considera l’opportunità di scattare alcune foto sia dell’esterno che del contenuto. Questa documentazione può rivelarsi utile come prova di ciò che hai trovato e dimostra la tua trasparenza in caso di contestazioni future.
Quando compili la denuncia o il verbale di ritrovamento, fornisci informazioni precise e dettagliate su dove e quando hai scoperto il portafoglio. La chiarezza nella descrizione aiuta le autorità a velocizzare la ricerca del proprietario ed evita malintesi.
Se il proprietario ti contatta direttamente dopo la consegna alle autorità, mantieni un approccio cordiale e disponibile. La comunicazione aperta facilita la risoluzione della situazione in modo positivo per entrambe le parti, senza conflitti o incomprensioni.



