Anche l’Italia può vantare un libro che illustra nel dettaglio le posizioni migliori per fare sesso. Si intitola I Modi ed è stato realizzato da Marcantonio Raimondi nel 1524. Il primo libro erotico mai pubblicato nel nostro paese raccoglie sedici incisioni a opera di Raimondi, su bozze di Giulio Romano, commissionate da Federico II Gongaza. Incisioni che lasciano poco spazio all’immaginazione come si può facilmente intuire dal senso dell’opera.
Com’è facile immaginare il libro conobbe un successo quasi istantaneo e fu altrettanto osteggiato dalla chiesa. La prima edizione consisteva di 16 immagini per altrettante posizioni sessuali, ma papa Clemente VII fece bruciare tutte le copie. Raimondi finì in prigione e uscì solo grazie all’intercessione del poeta Pietro Aretino. Autore delle didascalie, diremmo oggi, delle immagini. Ovvero sedici sonetti licenziosi da abbinare alle immagini. A sei anni dalla prima edizione, però, arrivò la seconda. Fu Agostino Veneziano a occuparsene e anche in questo caso, tutto andò perduto se si eccettua per pochi frammenti nel British Museum della posizione 1.
Nel 1798 arrivò una terza edizione a partire da una nuova serie di incisioni fatte a inizi del ‘600 da Agostino Carracci per una ristampa più tarda dei poemi di Aretino.
I soggetti appartengono per la maggior parte alla mitologia greca, Giove e Giunone o Achille e Briseide. O alla storia, come Antonio e Cleopatra. Sono per lo più amplessi dettagliati, ma senza alcuna finalità “educativa”, creati per il solo gusto di deliziare lettrici e lettori.