Il bacio alla francese è il tipo di bacio più famoso al mondo. Si tratta di un bacio in cui i due partner dolcemente (o anche in maniera molto passionale) esplorano le rispettive bocche con la lingua. In origine era chiamato bacio alla fiorentina, ovvero baiser florentine. Termine che compare per la prima volta nel tardo 1600 nel romanzo erotico Venere in convento di Abbé du Prat. Dopo la Prima Guerra Mondiale, però, il bacio alla fiorentina divenne franch kiss a quanto pare per un errore fonetico da parte dei soldati inglesi che in terra di Francia, confusero appunto florentine con french. Secondo alcuni storici, però, i due termini non possono essere considerati sinonimi.
Nel Dizionario della lingua erotica di Alfred Delvau, del 1866, si legge che il bacio alla fiorentina è “solo” “un susseguirsi di sfioramenti fatti con la lingua sulle labbra e tra le labbra del partner”. Il bacio alla francese, invece, è molto più profondo poiché la lingua penetra nella bocca del partner.
Il bacio alla francese è quindi un tipo di contatto molto intimo che stimola le labbra, la lingua e la bocca, che sono zone molto sensibili. Se prolungato può anche scatenare una reazione sessuale che può portare a un rapporto completo. Questo tipo di bacio, dunque, ci piace perché possiamo stabilire una profonda connessione con il nostro partner. E in qualche modo ci riporta alla memoria un gesto delle madri preistoriche che per nutrire i propri figli tritavano il cibo nella loro bocca per poi passarlo, con la lingua, nella bocca dei propri piccoli (proprio come fanno gli uccelli). C’è nel bacio alla francese un benessere ancestrale legato alla fiducia e alla confidenza nell’altra o nell’altro.
Uno studioso di comportamento animale, Thierry Lodé, attribuisce al bacio alla francese una funzione più pratica. Ovvero quella di sondare le capacità del sistema immunitario del partner attraverso la saliva. Inoltre, essendo una manifestazione sessuale e non amicale, il bacio alla francese impedirebbe l’accoppiamento tra consanguinei.
Ma come si fa il bacio alla francese? In una questione così delicata, nobilitata da poeti e artisti come Ugo Borsatti, autore della celebre foto del bacio alla stazione, non si può parlare di tecnica. Molto fa il trasporto che si prova per la persona che si bacia. E il desiderio di esserle vicini. Diciamo che la lingua deve essere sinuosa ma non invadente. E soprattutto, bisogna seguire anche il movimento reazione del partner. Sì alla dolcezza, no alla foga. Che poi porta a un eccesso di produzione di saliva, mai piacevole in questo frangente. Bene le pause ogni tanto, magari alternando con baci a stampo. Infine, se tutto il corpo partecipa all’azione, tanto di guadagnato. Buona Giornata internazionale del Bacio.