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Home » Lifestyle » Viaggi » C’è un borgo incantato sul lago che sembra la Svizzera (ma è in Lombardia): dove si trova?

C’è un borgo incantato sul lago che sembra la Svizzera (ma è in Lombardia): dove si trova?

Santa Margherita sul Lago di Lugano è un borgo fantasma raggiungibile solo in barca. Rivive un giorno l'anno con la festa di luglio.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino11 Ottobre 2025
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uno scorcio di santa margherita
Uno scorcio di Santa Margherita (fonte: Como Zero)
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Immerso nelle Prealpi al confine tra Lombardia e Svizzera, il piccolissimo villaggio di Santa Margherita rappresenta uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi delle rive del Lago Ceresio, meglio conosciuto come Lago di Lugano. Questa frazione del comune di Valsolda, in provincia di Como, è un minuscolo borgo raggiungibile oggi solamente in barca, completamente disabitato ad eccezione di alcune ville private utilizzate come dimore estive dai proprietari.

La particolarità di Santa Margherita non risiede solo nella sua bellezza nascosta tra le montagne, ma nella sua storia di progressivo abbandono che l’ha trasformato in una vera e propria ghost town. Il nucleo abitato è composto da poche case, alcune ville a lago, una chiesa antica e le ex caserme delle Fiamme Gialle, tutte testimoni silenziose di un passato glorioso ormai lontano.11

La storia di questo borgo affonda le radici nel XVII secolo, quando veniva utilizzato come lazzaretto per gli appestati. Ma è all’inizio del Novecento che Santa Margherita vive il suo periodo d’oro, diventando una delle mete predilette per le gite domenicali dei ricchi signori milanesi e comaschi. Le giornate estive erano estremamente ricche di vita: i villeggianti si dilettavano con piacevoli camminate lungo la sponda del lago o nuotate nelle acque placide del Ceresio.

Nel borgo si trovavano un ristorante e un albergo, i cui resti in preda all’abbandono sono ancora visibili oggi. Ogni lussuosa villa disponeva della propria barca privata, poiché il collegamento via lago rappresentava il principale mezzo di trasporto insieme alla straordinaria funicolare che collegava Santa Margherita a Lanzo d’Intelvi.

Costruita nel settembre del 1907, la funicolare rappresentava la grande attrattiva del borgo. Superando un dislivello di oltre 600 metri e percorrendo un tracciato estremamente panoramico, l’impianto offriva una vista mozzafiato sul Lago di Lugano e sulle Alpi, dal Monte Rosa alla Jungfrau. La locandina promozionale dell’epoca recitava con orgoglio: “Ferrovia-Funicolare di Lanzo-Santa Margherita. Panorama splendido sul lago di Lugano e sulle Alpi. 900 metri d’altezza sul livello del mare”.

Il turismo era fiorente e centinaia di visitatori utilizzavano quotidianamente questo impianto a fune. I Signori milanesi partivano da Milano Piazza Cadorna e in treno raggiungevano Como, da dove in battello arrivavano a Menaggio e poi a Porlezza con il trenino. Una volta giunti a Porlezza, potevano scegliere se raggiungere Santa Margherita con il battello oppure con una passeggiata dal vicino paese di Osteno.

Oltre alla funicolare, Santa Margherita era raggiungibile attraverso due sentieri a piedi. Il primo partiva da Righeggia, frazione di Osteno, lungo la medesima sponda del lago a cinque chilometri di distanza. Il percorso si sviluppava sul lungolago ed era quasi totalmente pianeggiante, con numerosi piccoli sentierini che si diramavano verso le singole abitazioni sparse lungo la costa. Il secondo sentiero scendeva da Lanzo d’Intelvi seguendo il tracciato della funicolare, con un dislivello di circa 600 metri e una difficoltà escursionistica che portava direttamente nei pressi dello storico albergo.

La funicolare di Santa Margherita
La funicolare di Santa Margherita (fonte: Como Zero)

Tra le attrazioni visitabili c’era anche l’Orrido di Osteno, un luogo estremamente caratteristico che però è miseramente crollato in contemporanea alla decadenza di Santa Margherita. Con il passare del tempo, l’incuria e alcuni smottamenti hanno reso quasi del tutto impercorribili questi sentieri, che oggi risultano quasi completamente cancellati e rendono estremamente complesso avventurarsi in questa zona impervia.

Il declino iniziò negli anni Settanta, quando la società che gestiva la funicolare entrò in una profonda crisi dovuta alla diminuzione degli utenti e alla scomodità dei collegamenti, determinando la chiusura definitiva dell’impianto nel 1977. Oggi le stazioni, i vagoni fatiscenti e i binari sono ancora visibili, sebbene in preda all’abbandono. I gradini della scala che fiancheggiava il percorso e serviva per la manutenzione sono sconnessi o del tutto mancanti, il tracciato è diventato irriconoscibile.

Nonostante i numerosi tentativi di recupero della vecchia funicolare portati avanti negli ultimi decenni dal Comitato Funicolare Lanzo Intelvi, fino ad oggi nessun progetto sembra essere andato a buon fine. La montagna stessa sta franando, rendendo il ripristino della funicolare, della strada e dei sentieri un’opera ciclopica, se non impossibile.

Santa Margherita viene scherzosamente definito come il paese accessibile una volta all’anno. Durante tutto l’anno il borgo appare come un luogo fantasma, ad eccezione dei proprietari delle poche ville che di tanto in tanto fanno la loro comparsa. La situazione cambia radicalmente la prima domenica di luglio, quando il piccolo villaggio si riempie improvvisamente di vita grazie alla grande festa campestre organizzata dalla pro loco di Valsolda.

Durante questa giornata speciale, turisti e curiosi possono riscoprire gli angoli nascosti del nucleo abitato, visitare la piccola chiesa che risale a un periodo compreso tra l’XI e il XII secolo, e pranzare in riva al lago a base di polenta e carne grigliata. La festa è solitamente molto apprezzata dai visitatori che improvvisamente prendono a esplorare questo angolo tristemente abbandonato per il resto dell’anno.

Purtroppo, a fine giornata i battelli riprendono la loro corsa e i turisti salutano Santa Margherita, che torna al suo silenzio quotidiano. Al momento, i pontili di attracco non sono completamente agibili, anche se l’Autorità di Bacino del Ceresio ha comunicato l’intenzione di ripristinarli nel 2025. Vicino alla funicolare esiste una piattaforma galleggiante che funge da approdo per chi volesse raggiungerlo con imbarcazioni private, anche se attualmente alcune case pericolanti rendono non sicura la visita libera del borgo.

Il Comitato per la funicolare continua a sperare che un giorno Santa Margherita possa tornare raggiungibile via terra, attraverso la costruzione di una ciclopedonale da Osteno e il ripristino della funicolare, permettendo a tutti di godere nuovamente di questo gioiello nascosto. Fino ad allora, il borgo fantasma sul Lago di Lugano continuerà a guardare le acque placide del Ceresio, custodendo gelosamente i ricordi di un’epoca d’oro ormai lontana, risvegliandosi solo per un giorno all’anno a ricordare la sua storia gloriosa.

 

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