L’Orient Express nelle scorse settimane ha accolto Michela Murgia tra i suoi viaggiatori illustri. La scrittrice sarda ha raccontato il viaggio fatto sul Venice Simplon Orient Express per un giorno, descrivendo nelle stories di Instagram i panorami che ha visto dal finestrino, la colazione a letto, l’esclusiva performance del pianista a bordo, la gentilezza del personale, il lusso ricercato e d’altri tempi delle carrozze. Un viaggio di cui ha anticipato qualche dettaglio sui social e che ha raccontato nel dettaglio per Vogue di Giugno 2023.
Michela Murgia ha viaggiato sul Venice Simplon Orient Express per la tratta da Venezia a Parigi, nella carrozza risalente al 1946, che è lo stesso anno di nascita di sua madre. La scrittrice ha trascorso una sola notte sul leggendario treno, “ma è tutto quello che mi basta per dire che anche questo miracolo nella mia vita c’è stato”. Quello di salire sull’Orient Express infatti, era un sogno che Murgia aveva sin da bambina e che si è concretizzato in quelli che probabilmente saranno i suoi ultimi mesi di vita. Alla scrittrice infatti è stato diagnosticato un carcinoma del rene al quarto stadio. Il suo compagno di viaggio, in questa sontuosa avventura che richiama le atmosfere di uno dei gialli più celebri di Agatha Christie, Murgia ha voluto Lorenzo Terenzi, l’attore e regista che a breve sarà suo marito. Terenzi è anche parte della cosiddetta queer family di Michela Murgia, che comprende amici, colleghi e “figli dell’anima”.
Il Simplon Orient Express è considerato il “gemello” dell’Orient Express e fu istituito nel 1906 con una tratta che faceva tappa a Londra, Calais, Parigi, Losanna e Milano attraverso il traforo del Sempione, inaugurato da poco. Negli anni, il treno che ispirò Agatha Christie, è stato soppresso e recuperato diverse volte, fino al 2009, l’anno in cui ha ripreso a viaggiare grazie alla Belmond Management Limited. Nel 2023 il treno parte alle ore 11.00 da Venezia e arriva a Parigi il giorno successivo, alle 8.30.
Tra le altre cose, a bordo è prevista una cena da quattro portate, un pranzo da tre portate, una selezione di vini consigliata da un sommelier, una prima colazione alla francese, servita in cabina e ovviamente i servizi dello staff del treno, a disposizione del viaggiatore. A bordo è richiesto un dress code impeccabile: abbigliamento sportivo per il giorno, cravatta, abito lungo e glamour per la cena. I jeans non sono ammessi. I bambini sono i benvenuti a bordo e sotto i due anni viaggiano gratis, ma i genitori devono provvedere ai loro pasti e l’ingresso dei pargoli nelle carrozze ristorante e bar è a discrezione del direttore. Vale a dire: se rompono le scatole, restano in cabina. Il prezzo per una cabina di due persone varia moltissimo a seconda della data e del periodo scelti, ma si parla comunque di migliaia di euro per un’esperienza extralusso.
Nelle sue stories Instagram Murgia ha condiviso piccoli dettagli del viaggio, dal sapone in bagno nei dispenser di Lalique, le attenzioni di Edoardo lo steward, il pianista a bordo che le intona No potho reposare e Biskisende dei Janas “un pezzo che conoscono solo gli appassionati”. L’acqua e le carrozze, spiega inoltre la scrittrice, vengono riscaldati con un boiler a carbone ancora funzionante.