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Home » Spettacolo » Addio a Brian Wilson, genio fragile dei Beach Boys: di che gravi malattie soffriva?

Addio a Brian Wilson, genio fragile dei Beach Boys: di che gravi malattie soffriva?

Brian Wilson, il genio dei Beach Boys soffriva di disturbo schizoaffettivo e, negli ultimi anni di vita di demenza.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino12 Giugno 2025
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Brian Wilson da giovane
Brian Wilson da giovane (fonte: Rolling Stone)
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La morte di Brian Wilson, avvenuta ieri, all’età di 82 anni, rappresenta una perdita colossale per il mondo della musica. Fondatore dei Beach Boys e autore di capolavori come Pet Sounds e Good Vibrations, Wilson è stato celebrato giustamente come un genio musicale ma ha anche vissuto un’esistenza segnata da profonde sofferenze psicologiche. La sua fragilità mentale, raramente separabile dal suo genio creativo, è stata oggetto di attenzione e preoccupazione fin dagli anni ’60. A lungo afflitto da gravi disturbi mentali, Wilson era affetto da disturbo schizoaffettivo, una patologia che ha segnato gran parte della sua vita adulta.

Brian Wilson ricevette la diagnosi  dopo anni di isolamento, depressione, abuso di sostanze e allucinazioni uditive costanti. Questa malattia, che combina i sintomi della schizofrenia (come deliri e allucinazioni) con quelli del disturbo dell’umore (depressione o mania), ha avuto un impatto devastante sulla sua capacità di vivere una vita normale.

Wilson descrisse le sue esperienze in un’intervista del 2006 ad Ability Magazine, dichiarando di sentire voci ogni giorno, voci che lo offendevano e minacciavano costantemente il suo equilibrio mentale.

“Ogni pochi minuti le voci mi dicono qualcosa di denigratorio. Devo continuamente dire loro: ‘Lasciatemi in pace!‘”

Brian Wilson oggi
Brian Wilson (fonte: Virgilio)

Il successo arrivò presto. Nel 1961 fondò i Beach Boys insieme ai fratelli Dennis e Carl, al cugino Mike Love e all’amico Al Jardine. Già negli anni ’60, però, mentre la band raggiungeva il successo internazionale, Brian mostrava i primi segni di cedimento mentale. Dopo un esaurimento nervoso nel 1967, smise di esibirsi dal vivo e si ritirò sempre più nel proprio mondo interiore.

Il rapporto conflittuale con il padre, descritto come abusivo, e una sordità parziale all’orecchio destro dovuta a un trauma infantile contribuirono a rafforzare il suo senso di inadeguatezza e vulnerabilità. La sua risposta fu l’uso crescente di droghe come LSD e cocaina per attenuare la depressione. In questo periodo, Wilson iniziò anche a soffrire di obesità e isolamento sociale.

Negli anni ’70, su iniziativa della prima moglie, Brian fu affidato alle cure dello psicologo Eugene Landy. Il trattamento fu intensivo e, inizialmente, sembrò portare benefici. Landy lo aiutò a recuperare una certa stabilità attraverso farmaci, astinenza forzata da droghe e controllo costante.

Tuttavia, il rapporto tra i due divenne presto controverso. Lo psicologo arrivò a esercitare un’influenza estrema sulla vita personale e professionale di Wilson, firmando come co-autore il suo album solista del 1988 e figurando tra i beneficiari del suo testamento. Nel 1991, la famiglia di Wilson ottenne un’ordinanza restrittiva contro Landy, che perse il diritto di esercitare la professione in California. Il loro rapporto fu raccontato nel film biografico Love & Mercy (2014), con John Cusack nei panni di Wilson e Paul Giamatti in quelli di Landy.

 

La svolta arrivò con il secondo matrimonio, nel 1995, con Melinda Ledbetter. Melinda lo incoraggiò a seguire cure più adeguate e creò per lui un ambiente familiare stabile. Insieme adottarono cinque figli, e Wilson tornò gradualmente a esibirsi e comporre. Malgrado i periodi bui non fossero del tutto scomparsi, riuscì a costruirsi una vita relativamente serena. In un’intervista a Rolling Stone nel 2016 dichiarò:

“Se mi ritirassi, non saprei cosa fare del mio tempo“.

Tuttavia, gli episodi di ricaduta continuarono. Nel 2019, annullò alcune date del tour a causa di un peggioramento del suo stato mentale in seguito a un intervento alla schiena.

Dopo la morte della moglie Melinda nel gennaio 2024, Brian entrò sotto la tutela legale del suo portavoce e del manager, a causa di un disturbo neurocognitivo che ne limitava memoria, mobilità e capacità decisionale.

Con Brian Wilson se ne va un gigante della musica.

 

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