Quando un’attrice o un attore conquistano la loro stella sulla Walk of Fame vuol dire che hanno raggiunto il vertice della loro carriera. Ma cosa succede se il loro nome è scritto male? Ebbene, è capitato svariate volte nella storia di questo curioso rituale e con esiti non assurdi. Il caso più noto è quello di Julia Louis-Dreyfus che proprio il 4 maggio del 2010 ottiene la tanto agognata stella. Peccato che in realtà onorava Julia Luis-Dreyfus. Gli artigiani si sono dati da fare per sistemarla in tempo per la cerimonia (con una “sbianchettata” bruttissima), ma la Valentina Allegra de Fontaine dei Thunderbolts*
l’ha presa con grande classe: “Be’ è una grande metafora per lo show business. Proprio quando pensi di esserci fatta, vieni buttata giù. Ecco come funziona questo settore“.

Stessa sorte è capitata a Merian C. Cooper, capo della produzione per la RKO Pictures, diventato Meriam C. Cooper. In questo caso, l’errore di battitura non sia mai stato corretto.
Dagli anni ’60 ai ’90 con l’inossidabile Dick Van Dyke, diventato Vandyke. L’attore, con grande ironia, ha tracciato una linea verticale con un pennarello per separare le parole, durante la cerimonia. La stella è stata poi corretta.
E che dire del produttore svedese (e talent scout di Greta Garbo) Mauritz Stiller? Il suo cognome fu trascritto in “Diller”. L’errore rimase incorretto per 28 anni, ma poco prima di una visita del re e della regina di Svezia fu sistemato.
Anche Charlotte “Lotte” Lehmann, nota soprano tedesca, ha una stella con un errore di ortografia che non è mai stato corretto, diventando Lottie. Infine, visto che a Hollywood fanno le cose in grande, l’errore ha colpito niente meno che i fratelli Lumière, Auguste e Louis, Al nome di Auguste mancava la e.