Bailo Bailo, il musical su Raffaella Carrà dovrebbe arrivare in Italia tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Valeria Arzenton, l’imprenditrice padovana produttrice del musical, ha precisato che la versione italiana sarà, inevitabilmente, rivista e migliorata rispetto a quella attualmente in scena in Spagna. La produzione, che prende ispirazione dai grandi successi di Raffaella Carrà e mira a omaggiare l’icona senza bisogno di ulteriori presentazioni, è stata presentata con successo al cine-teatro Capitol di Madrid, con la sua prima mondiale che ha letteralmente bloccato il traffico sulla Gran Via.
@madridesteatro BAILO BAILO el musical El musical con las canciones de Raffaella Carrá, en la película EXPLOTA EXPLOTA Desde el 20 de octubre de 2023 en el Teatro Capitol Gran Vía #BailoBailo #RaffaellaCarra #Musical #GranViaMadrid ♬ sonido original – Madrid Es Teatro
Valeria Arzenton, volto di Zed e instancabile produttrice del musical, ha dimostrato la sua tenacia trasformando un’idea nata durante la pandemia in una realtà che ha conquistato il pubblico spagnolo. Il messaggio di “Bailo Bailo” si sposa con l’empowerment femminile, incarnato dal sogno di Valeria Arzenton. Il musical è un inno alla libertà di espressione, sfidando la censura e promuovendo la possibilità di essere sé stessi. La presenza di Alessandro Zan, deputato padovano e promotore del ddl anti-discriminazioni, sottolinea l’importanza dei temi affrontati dallo spettacolo, riconoscendo Raffaella Carrà come icona mondiale della comunità queer e simbolo del femminismo.
Il racconto del musical si sviluppa attorno a María, una giovane ballerina degli anni Settanta che sogna il successo televisivo senza dover rinunciare alla sua sensualità, sfidando la rigidità e la censura dell’epoca. La trama si dipana attraverso i successi di Raffaella Carrà, figura centrale del racconto. La presenza di Sergio Iapino, compagno di vita e lavoro di Raffaella, aggiunge un tocco personale alla presentazione, con la conferma che la celebre artista sarebbe stata entusiasta di questo omaggio. Il musical si conferma come un miracolo che si ripete, grazie alla visione e alla determinazione di Valeria Arzenton, la “acchiappa-sogno” che ha trasformato un’idea in uno spettacolo di successo. “Questo musical nasce per portare lo spirito di Raffaella a teatro, visto che siamo tutti cresciuti con lei, e che la sua tv è nel DNA di tutti noi”, ha raccontato.
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“Una volta giunta in Spagna, gli amici spagnoli mi hanno confidato di invidiare due cose dell’Italia: Cristoforo Colombo e Raffaella Carrà”, ha svelato Arzenton. Nonostante le resistenze degli impresari e i tentativi di organizzare la prima mondiale alla Scala di Milano, Arzenton ha deciso di prendere in mano la situazione, trasformando l’impossibile in realtà. Coinvolgendo le eccellenze italiane, Arzenton ha voluto rendere omaggio a Raffaella Carrà nel migliore dei modi, perché “Ho sempre ritenuto Raffaella una grande étoile, ed è per questo che per il musical volevo un posto speciale per lei”.
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