Billy Elliot, il film del 2000 diretto da Stephen Daldry, finisce con Billy che entra in scena nei panni del protagonista di una versione innovativa del Lago dei Cigni. L’uomo, quindi, davanti agli occhi orgogliosi del padre, del fratello e dell’amico d’infanzia Michael riesce a realizzare il sogno di diventare un grande ballerino. Il salto del danzatore mette il punto a una storia iniziata 14 anni prima nella città inglese di Easington. Un piccolo centro caratterizzato dalla presenza di una miniera in cui lavora la maggior parte degli uomini della popolazione.
È il 1984 e mentre i minatori scioperano contro il governo per ottenere migliori condizioni di lavoro, Billy Elliot (Jamie Bell), un ragazzino dinoccolato e imbronciato si innamora della danza classica. Un’attività che molti giudicano solo per donne e per omosessuali, al contrario della boxe. Sport che il padre di Billy, Jackie (Gary Lewis), considera l’unico possibile per il figlio. Ma Billy non ama il ring e quando scopre le lezioni di danza di Mrs. Wilkinson (Julie Walters) decide di seguirle di nascosto, abbandonando il pugilato. L’insegnante, dal canto suo, vede in Billy un talento purissimo che vuole coltivare a tutti i costi.
Appena il padre di Billy si accorge del “tradimento” del figlio, lo allontana immediatamente dalle lezioni della Wilkinson. Che tuttavia sceglie di seguire Billy in prima persona perché lo vuole iscrivere alla Royal Ballet of School. Giorno dopo giorno Billy sboccia come danzatore. E pian piano scioglie quel grumo di dolore che lo affligge dalla morte della madre. Anche grazie alla figura della signora Wilkinson, una donna affettiva e generosa. Il giorno stabilito per l’audizione alla Royal Ballet School, però, Billy non si presenta. Il ragazzo accompagna il padre a prendere il fratello Tony (Jamie Draven), arrestato in seguito alle proteste contro il governo. La Wilkinson è delusa e arrabbiata. Al pari di Billy che è ormai pronto ad abbandonare il suo sogno.
A Natale l’amico di Billy, Michael (Stuart Wells) gli rivela timidamente di essere innamorato di lui. Il ragazzo prova a minimizzare la confessione e inizia a ballare con l’amico nella palestra della città. Scoperto dal padre, Billy non si perde d’animo e danza davanti a lui. Jackie vede il talento del figlio e si convince a supportarlo. Pensa così di accompagnarlo a Londra per la sua audizione alla Royal Ballet School, ma la difficile situazione economica in cui versa lo obbliga a smettere di scioperare.
Un’onta per l’altro figlio, che non perdona il padre di aver rinunciato ai suoi valori. Salvo poi comprendere le ragioni del genitore che sogna per il piccolo di casa un futuro diverso dal loro. Finalmente riappacificati, Jackie e Tony ottengono i soldi dei loro compagni di lotta, per permettere a Billy di andare a Londra per l’audizione alla prestigiosa accademia. Preso dall’emozione, Billy non dà il meglio di sé, davanti a una commissione perplessa. Tuttavia, alla domanda di un’insegnante su cosa provi mentre balla, il ragazzo dà la risposta perfetta:
Non lo so, una bella sensazione, dopo che ho iniziato dimentico qualunque cosa, è come se sparissi. Tutto il corpo cambia, come se avessi un fuoco, come se volassi, sono un uccello, sono elettricità. Sì, sono elettricità.
Dopo alcune settimane arriva la tanto sospirata lettera di ammissione. Billy sarà un allievo della Royal Ballet of School. 14 anni dopo, Billy diventa un primo ballerino e danza felice davanti alle persone che ama.