Boy George non le manda a dire a Janet Jackson: nella sua autobiografia, Karma, My autobiography, in uscita in questi giorni, ha raccontato nel dettaglio cosa abbia scatenato la decisione del cantante britannico di non rivolgere più parola alla popstar, sorella di Michael. La sintesi? Un comportamento poco gentile da parte della collega. Boy George scrive che i due si sono conosciuti per la prima volta negli anni ’80 nel backstage del programma musicale americano Solid Gold. Era un grande fan di Jackson e così si è presentato da lei senza make up, a volto nudo. “Non è stata amichevole né si è sforzata di esserlo”, ha spiegato.
Raggiunto un membro della crew della cantante che gli ha chiesto di registrare un messaggio per lei, Boy George ha risposto per le rime: “La prossima volta che incontri qualcuno, sii gentile“. Quando il frontman dei Culture Club è stato portato da lei in camerino, Jackson si è scusata dicendogli che non l’aveva riconosciuto. A quel punto la reazione di Boy George è stata, se possibile, ancora più furente: “Mi stai dicendo che saresti stata gentile con me solo se mi avessi riconosciuto? Ok, siamo partiti col piede sbagliato“. Nell’incontro successivo, stavolta in Inghilterra, durante Top of the Pops, la Jackson almeno lo ha guardato dritto negli occhi.
In un’intervista concessa a People Boy George ha detto: “Quando scrivi un libro del genere può capitare di incontrare qualcuno di cui hai parlato. Beh quello che ho scritto su quello che hanno fatto e su come si sono comportati è la pura verità“.
A 62 anni, Boy George, al secolo George Alan O’Dowd, ha raggiunto una certa serenità sui rapporti umani. “Sono sempre pronto a sotterrare l’ascia di guerra, perché c’è sempre un modo di comportarsi in maniera differente. Però, di certe persone non sarò mai amico. A meno che non succeda un miracolo! Metto Jackson in questa categoria“, ha poi aggiunto. Con un consiglio finale per tutte e tutti: siate sempre gentili. “Essere gentili è al 1000% più facile“, ha concluso.