Bud Spencer riusciva a mangiare persino 2 kg di pasta, parola di Giuseppe Pedersoli, figlio del noto attore che ha interpretato alcuni dei film più amati dagli italiani. Con Bud Spencer, le diete non funzionavano, e il celebre interprete non si sottraeva ad alcuna sfida di carattere alimentare. Una volta, ad esempio, l’attore ha condito un piatto di spaghetti con olio, pomodori e persino corn flakes.
Come riportato da Open, Giuseppe Pedersoli ha parlato della routine alimentare del padre e ha raccontato: “Partiva sempre con un carico di spaghetti, olio e pomodori. Una volta li ha conditi con i cornflakes. La sua roulotte era affollata, cucinava la sarta Ida. Se gli facevi due kg di pasta poteva mangiarseli tutti. Andò da Messeguè, in Svizzera. Gli presentarono un vassoio con due pere cotte. Al che saltò dalla finestra del primo piano e scappò in rosticceria. La seconda volta gli fecero pagare dieci giorni in anticipo, resistette due. La famosa sera di Italia-Germania 4 a 3, con il produttore Italo Zingarelli, che pesava 180 chili pure lui, si fecero fuori 60 polpette e non so quanti filetti di baccalà”.
Nonostante questo, Bud Spencer aveva analisi del sangue perfette – stando sempre alle dichiarazioni del figlio – e non ha mai dato l’impressione di essere sovrappeso quanto, piuttosto, imponente. Il figlio ha dichiarato: “Mio padre era un metro e 92 per 120 chili, poi saliti a 165. Da giovane era bellissimo, poi si è lasciato andare, ma aveva analisi perfette. Non dava affatto l’idea di essere sovrappeso, piuttosto di un uomo molto forte. Aveva gambe magre, camminava e danzava con leggerezza, ballò con Raffaella Carrà. Era atletico, nonostante la stazza imponente”.
Infine, l’ultimo ricordo di Giuseppe Pedersoli su suo padre: “Puoi anche avere Superman come padre, ma arriva il momento in cui lo vedi diventare fragile. Quando ha capito che non poteva più giocare, si è lasciato andare”.