L’estate sarà bollente negli States dove il 16 agosto uscirà al cinema la versione estesa e in 4K di Caligola di Tinto Brass, Giancarlo Lui e Bob Guccione, già vista al Festival di Cannes 2023. La nuova versione conterrà scene inedite, con tanto di riprese alternative e angolazioni diverse. E, appunto, non avrà tagli.
Ma cosa ha contribuito negli anni a dare alla pellicola la fama di cult movie maledetto? Tantissimi fattori. Primo fra tutti, il percorso produttivo che sfiorò l’Odissea. Basato su una sceneggiatura (poi rinnegata) di Gore Vidal (che l’antica Roma l’aveva già descritta in Ben-Hur), Caligola fu possibile grazie all’investimento di Guccione, patron di Penthouse, celebre rivista per adulti. Fu lui, in virtù dei soldi investiti, a pretendere scene erotiche molto spinte, ai limiti della pornografia.
E dire che in origine il film avrebbe dovuto essere una miniserie televisiva diretta da Roberto Rossellini. Niente di tutto questo, nonostante il nipote Franco sia rimasto tra i produttori. Vidal coinvolse Guccione che si comportò da tycoon dispotico.
Così, al netto di un comparto tecnico eccezionale, con lo scenografo di Fellini, Danilo Donati e un cast strabiliante con Malcolm McDowell, Helen Mirren, Peter O’Toole e John Gielgud, Caligola faticò a decollare. Le riprese iniziarono nel 1976, in un clima di generale menefreghismo. E con alcuni interpreti chiaramente in crisi come l’alcolizzato O’Toole. Le incomprensioni tra Brass e Vidal e Brass e Guccione, poi, furono all’ordine del giorno. Fino a quando l’editore non prese il comando del film, licenziando Brass e assoldando Giancarlo Lui. Il risultato fu appunto più pornografico che erotico.
Il film uscì tardi nelle sale anche a causa delle cause intentate da Vidal e Brass a Guccione. Tra l’altro, accusato di molestie dall’attrice Anneka Di Lorenzo (Messalina). La prima proiezione, il 19 luglio 1979, bastò a ottenere il sequestro dall’autorità giudiziaria per oscenità. Il 29 marzo del 1984, estinto il reato di oscenità, il film tornò in sala in un’altra versione, Io, Caligola, ridotta drasticamente a 88 minuti. E neanche in quel caso ebbe vita facile, visto il sequestro avvenuto soli due giorni dopo.
Caligola, oggi
Tinto Brass, in occasione delle presentazione a Cannes del film, aveva manifestato tutto il suo disappunto per la nuova versione. In una nota rilasciata ad Ansa spiega:
“Prendo le distanze dalla versione del film Caligola che sarà proiettata al Festival di Cannes. Dopo numerose e infruttuose trattative che si sono susseguite nel corso degli anni, prima con la Penthouse e poi con altre figure poco chiare per montare il materiale da me girato e che era stato rinvenuto negli archivi della Penthouse, è stata realizzata una versione alla quale non ho preso parte e che sono convinto non rispecchierà la mia visione artistica“.
Nonostante questo, però, il trailer ufficiale svelato da IndieWire in esclusiva mostra tutto il potenziale erotico della storia. E incentrata sulla vicenda del folle imperatore romano, interpretato da Malcolm McDowell.
La nuova director’s Cut è caratterizzata da filmati originali ritrovati dallo storico dell’arte Thomas Negovan negli archivi di Penthouse.
Abbiamo quindi un prologo e una nuova colonna sonora avvolgente. Drafthouse Films distribuirà Caligula: The Ultimate Cut, ovvero Io, Caligola, il 16 agosto. Poi ci sarà un’uscita in streaming e in Blu-ray UHD 4K, con nuove interviste al cast e alla troupe.