Gérard Depardieu è considerato una delle icone del cinema francese per la sua versatilità. Allo stesso tempo è un personaggio discusso per la natura spesso preda degli eccessi, enogastronomici e non solo. L’attore nasce il 27 dicembre 1948 a Châteauroux, in Francia, da Anne Jeanne Josèphe “la Liette” e René Maxime Lionel Depardieu. Trascorre la sua infanzia in questo piccolo centro affrontando anche diversi problemi familiari e personali che, in qualche modo, ha veicolato all’interno dei personaggi interpretati.
Il cinema, comunque, arriva nella sua vita molto presto. Un’occasione che il giovane Gérard afferra al volo negli anni settanta e che, in qualche modo, lo libera da un destino segnato dall’anonimato. Il primo film importante risale al 1974 3 si tratta di Les Valseuses. Diretta da Bertrand Blier, la pellicola gli permette di mettere in mostra il suo talento e, in questo modo, di attirare su di sé l’attenzione dei registi simbolo della Nouvelle Vague. Il suo grande successo di pubblico e critica, infatti, lo deve soprattutto a François Truffaut che lo vuole ne La signora della porta accanto e L’ultimo metrò. In particolare con questo film ottiene il suo primo Premio Cesar come miglior attore.
Lo stesso riconoscimento, poi, gli viene nuovamente attribuito grazie alla sua interpretazione nel Cyrano de Bergerac per il quale è stato anche candidato all’Oscar nel 1990 e premiato come miglior attore al Festival di Cannes. Una fama la sua, dunque, che ha valicato i confini europei raggiungendo proprio negli anni novanta, anche gli Stati Uniti. Di quel periodo, ad esempio, è la produzione di Green Card – Matrimonio di convenienza, grazie al quale vince il Golden Globe, e 1492 – La conquista del paradiso, in cui interpreta Cristoforo Colombo.
Con una fama ormai conclamata, poi, Depardieu si è anche concesso il lusso di affrontare progetti sicuramente più commerciali con un evidente lato comico. Une esempio è la saga di Asterix e Obelix in cui interpreta il corpulento Obelix. Per finire, poi, non si è fatto mancare nemmeno la serietà. Nel 2016, infatti, diventa il protagonista di Marseille, la prima serie tv in lingua francese prodotta da Netflix.
Una vita caotica
Una carriera dunque, segnata da grandi traguardi cui fa da riflesso, però, una vita personale spesso discutibile. Tralasciando le diverse relazioni finite, tra cui quella storica con Carole Bouquet durata quasi dieci anni, e i 4 figli avuti da compagne diverse, a suscitare la critica dell’opinione pubblica sono state soprattutto alcune decisione di natura economica. E le accuse di violenza sessuale ottenute più di una volta negli anni.
Nel primo caso Depardieu ha deciso, per ragioni legate al fisco, di rinunciare alla cittadinanza francese prima per quella belga e, successivamente, per quella russa. Il 13 gennaio 2013, infatti, l’attore ha raggiunto la Russia per ritirare il suo nuovo passaporto e pranzare con Putin sul mar Nero. Tutto questo, poco prima delle festività natalizie ortodosse. L’allontanamento dalla Francia, però, non gli ha impedito di esprimere la sua opinione riguardo la politica del paese. Sovvertendo completamente le idee di sinistra che aveva sempre abbracciato, dunque, nel 2017 dimostra il suo appoggio alla destra estremista di Le Pen contro Macron.
Una personalità complessa e peculiare la sua che, al di là delle preferenze politiche, lo ha portato sotto i riflettori a causa di alcune accuse di violenza sessuale a suo carico. Nel 2018, infatti, viene denunciato per stupro da una ballerina di 22 anni. Nel febbraio 2021 arriva una nuova denuncia per una violenza, presumibilmente avvenuta sempre nel 2018. A dicembre 2023, poi, dopo il suicidio dell’attrice Emmanuelle Debever che nel 2019 testimoniò contro Depardieu, la scrittrice spagnola Ruth Baza lo accusa di stupro, avvenuto nel 1995, per la terza volta.
Attualmente, Gérard Depardieu è in stato di fermo a Parigi. Deve rispondere di una doppia accusa di violenza sessuale per la denuncia di due donne.