Beppe Menegatti è stato un importante regista teatrale. Compagno di vita della leggenda della danza, Carla Fracci, rimase con lei fino alla morte della donna, avvenuta nel maggio del 2021.
Nato a Firenze il 6 settembre del 1929, si appassionò al palcoscenico in giovane età. Seguì i corsi della prestigiosa Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico”, che gli riconobbe la borsa di studio. Essenziale nella sua carriera la collaborazione con il mentore Luchino Visconti, avviata a metà degli anni ’50. Per il grande autore fu assistente alla regia in numerosi spettacoli.
Collaborò anche con Eduardo De Filippo, Vittorio De Sica e Luigi Squarzina. E prima di dedicarsi completamente alla lirica e alla danza, nella seconda metà degli anni ’60 fu tra i registi che diedero lustro al cosiddetto teatro dell’assurdo, portando in scena opere di Samuel Beckett come “Tutti quelli che cadono” e “Commedia”.
Ma il suo sodalizio più importante fu con Carla Fracci di cui curò la regia di tantissimi spettacoli. Menegatti non si limitò a dirigere la moglie, ma per esaltarne le doti ideò dei balletti drammatici, attingendo alla letteratura teatrale. Tra le opere ricordiamo “The Macbeths” del 1969, “Il gabbiano” (1970), “Mirandolina” del 1983 e “Il lutto si addice ad Elettra” (1995). Menegatti tagliò su misura per la moglie anche opere ispirate alla lirica, come “Il vespro siciliano (1992). Senza dimenticare le biografie di personaggi storici, adattate per il palcoscenico. Tra queste “Nijinskij memorie di giovinezza” (1989), “Alma Mahler G. W.” (1994) e “Zelda, riservami un valzer”(1998).
Nel 2021, anno di morte dell’étoile, è stato anche consulente per il film biografico Carla Fracci, diretto da Emanuele Imbucci e liberamente ispirato all’autobiografia ‘Passo dopo passo’ a cura di Enrico Rotelli.
I due si sposarono nel 1964 ed ebbero un figlio, Francesco, nato nel 1969. Il loro fu un colpo di fulmine, avvenuto alla Scala di Milano, favorito indirettamente da Luchino Visconti.
“Ero l’ultimo di una fila di persone che entravano. Luchino Visconti, poi il coreografo Léonide Massine, quindi il compositore Franco Mannino e la costumista Lila De Nobili e poi io che portavo la borsa a Visconti. Lila si gira e dice: ‘Luchino, non potrebbe essere questa qua la ragazza per la parte di Silvestra?’. E indica una fanciulla seduta per terra con i calzerotti rossi. Era Carla“.
Menegatti era gravemente ammalato da tempo, e proprio ieri era stato trasferito in un hospice dove poi è spirato, vegliato dal figlio.