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Home » Spettacolo » Chi era Linda Eastman la moglie di Paul McCartney

Chi era Linda Eastman la moglie di Paul McCartney

Il 15 maggio 1967 Paul McCartney incontrò per la prima volta Linda Eastman, che sarebbe diventata sua moglie. Ecco chi era.
Gabriella DabbeneDi Gabriella Dabbene15 Maggio 2025
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Paul McCartney e Linda Eastman a casa di Brian Epstein il 17 maggio 1967, 2 giorni dopo essersi conosciuti
Paul McCartney e Linda Eastman a casa di Brian Epstein il 17 maggio 1967, 2 giorni dopo essersi conosciuti (John Pratt/Getty Images)
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Linda Eastman era una fotografa di talento, che con i suoi scatti ha immortalato un’epoca; ma era anche una musicista, un’attivista per i diritti degli animali e una pioniera del vegetarianismo. Ripercorriamo in questo articolo la sua vita artistica e personale, compreso il primo incontro, il 15 maggio di 58 anni fa, con un certo Paul McCartney, che sarebbe diventato suo marito.

Nata il 24 settembre 1941 a Scarsdale, New York, Linda Louise Eastman cresce in una famiglia agiata e cosmopolita. La casa degli Eastman è un crocevia di celebrità: da bambina Linda incontra figure come l’attore western William Boyd e il jazzista Tommy Dorsey; il compositore Jack Lawrence le dedica la canzone Linda nel 1947, come omaggio al padre.

Dopo il diploma alla Scarsdale High School, Linda si trasferisce al Vermont College e poi all’Università dell’Arizona, dove si laurea in Storia dell’Arte. La sua vita prende una piega drammatica nel 1962, quando la madre muore in un incidente aereo: sconvolta, Linda sposa Joseph Melville See, un antropologo, e dà alla luce la figlia Heather. Il matrimonio, però, si sgretola presto: le loro vite, troppo diverse, li portano al divorzio. È in questo momento di svolta che Linda scopre la fotografia, una passione che la porterà a diventare una delle fotografe più celebri della scena rock degli anni ’60.

Tornata a New York, Linda inizia a lavorare come assistente per la rivista Town & Country, ma è il mondo della musica a chiamarla: grazie alle sue conoscenze e al suo talento, diventa una presenza fissa nei backstage del Fillmore East, immortalando icone come Jimi Hendrix, Janis Joplin, Bob Dylan, Aretha Franklin e i Doors. Il momento decisivo arriva nel 1966, quando Linda è l’unica fotografa ammessa sullo yacht dove i Rolling Stones tengono una conferenza stampa: le sue foto, distribuite a tutte le testate, la consacrano come una delle fotografe di punta del rock’n’roll.

Nel 1967 vola a Londra per fotografare band inglesi come gli Animals e i Traffic: è qui, durante un esclusivo party per il lancio di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, che il 17 maggio fa la conoscenza di Paul McCartney, che aveva già incrociato pochi giorni prima al club Bag O’Nails di Soho. È l’inizio di una storia che cambierà le loro vite. Le sue fotografie, raccolte nel 1992 nel libro Linda McCartney’s Sixties: Portrait of an Era, sono un’istantanea di un’epoca: da Neil Young, la cui foto del 1967 diventa la copertina di Sugar Mountain – Live, a Eric Clapton, immortalato per la copertina di Rolling Stone nel 1968, rendendo Linda la prima donna a ottenere quell’onore. Ma il suo obiettivo non cattura solo volti: cattura emozioni, momenti, l’essenza di un’era in fermento.

Linda Eastman e Paul McCartney
Linda e Paul McCartney (fonte: C. Maher/Getty Images)

Nel 1969 Linda e Paul si sposano in una cerimonia semplice a Marylebone, Londra, sotto una pioggia battente. La coppia adotta Heather, la figlia di Linda, e dà alla luce tre figli: Mary, Stella e James. Insieme si rifugiano nella loro fattoria scozzese, dove Paul compone The Lovely Linda e Maybe I’m Amazed, dedicate alla donna che gli ha rubato il cuore.

Dopo lo scioglimento dei Beatles, Paul forma i Wings nel 1971 e vuole Linda al suo fianco, nonostante le sue limitate capacità musicali. Lei impara a suonare la tastiera, ma la sua presenza nella band scatena critiche: molti la accusano di essere lì solo per il suo legame con Paul. Eppure i Wings diventano una delle band più amate degli anni ’70, vincendo Grammy e producendo hit come Live and Let Die, per cui Linda riceve una nomination agli Oscar. Nel 1977, sotto lo pseudonimo di Suzy and the Red Stripes, Linda scrive e canta Seaside Woman, un brano reggae che mostra il suo spirito creativo. Il suo album solista, Wide Prairie, sarà pubblicato postumo nel 1998.

Nel 1975 Linda convince Paul a diventare vegetariano, una scelta che diventa il fulcro della loro vita: “Se i mattatoi avessero pareti di vetro, tutti sarebbero vegetariani”, dichiara, con la schiettezza che la rende unica. Linda scrive 3 libri di cucina vegetariana, tra cui Linda McCartney’s Home Cooking (1989), e nel 1991 lancia Linda McCartney Foods, una linea di prodotti vegetali che rivoluziona il mercato. Il suo attivismo si estende ai diritti degli animali: sostiene PETA, Greenpeace e Friends of the Earth, gira spot provocatori e diventa una voce potente contro la crudeltà. La sua passione contagia anche i figli: Mary e Stella diventano attiviste, mentre James abbraccia il veganismo.

La vita di Linda non è priva di controversie: nel 1984 viene arrestata alle Barbados per possesso di marijuana, un episodio che lei commenta con leggerezza, definendo la cannabis “piuttosto innocua” rispetto alle droghe pesanti. Ma è il 1995 a portare la prova più dura: le viene diagnosticato un cancro al seno. Linda combatte con coraggio, ma il 17 aprile 1998 si spegne a 56 anni nel ranch di famiglia a Tucson, Arizona. Le sue ceneri vengono sparse nella fattoria di Paul nel Sussex, un luogo che aveva sempre rappresentato il loro rifugio.
Il mondo la piange: a Londra, George Harrison, Ringo Starr, Elton John e altri partecipano al suo funerale. Nel 1999 un concerto alla Royal Albert Hall, con artisti come George Michael e Elvis Costello, celebra la sua vita. Paul, devastato, dona milioni per la ricerca sul cancro, con una condizione: niente test sugli animali, come Linda avrebbe voluto; racconterà in seguito di aver pianto per un anno per la perdita della moglie.

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