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Home » Spettacolo » Quando dire “No” ti consegna alla storia: l’ultimo saluto a Ludovico Peregrini

Quando dire “No” ti consegna alla storia: l’ultimo saluto a Ludovico Peregrini

Addio a Ludovico Peregrini, fu giudice insindacabile di tutti gli show di Mike Bongiorno che lo aveva ribattezzato "Signor no".
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino9 Agosto 2025
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Ludovico Peregrini
Ludovico Peregrini (fonte: Ansa/ph: Daniel Dal Zennaro)
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Ludovico Peregrini, scomparso all’età di 82 anni in Bretagna circondato dalla famiglia, è stato una delle figure più caratteristiche della televisione italiana. Il pubblico lo ricorda principalmente per il soprannome di “Signor No”, guadagnato durante la sua lunga collaborazione con Mike Bongiorno nel celebre quiz show “Rischiatutto”.

Il nomignolo che lo ha reso famoso, infatti, nacque da una delle intuizioni geniali di Mike. Nel corso delle puntate di “Rischiatutto”, trasmissione cult andata in onda dal 1970 al 1974, Peregrini rivestiva il ruolo di giudice severo e incorruttibile. Quando i concorrenti fornivano risposte imprecise o incomplete, Mike Bongiorno tentava regolarmente di intercedere per loro, chiedendo al giudice di accettare comunque la risposta. Peregrini, però, rimaneva irremovibile nell’applicazione del regolamento, respingendo sistematicamente ogni richiesta di eccezione. Insomma, un gioco delle parti divertente che contribuì e non poco al successo del programma e di quelli a venire.

Nato a Como il 27 giugno 1943, Ludovico Peregrini si laureò in Lettere all’Università Cattolica di Milano. Il suo ingresso nel mondo televisivo avvenne quasi per caso, quando un amico che lavorava in Rai lo segnalò ai produttori. La prima esperienza significativa fu a “Settevoci” insieme a Pippo Baudo, ma la svolta arrivò nel 1970 con l’inizio della collaborazione con Mike Bongiorno.

Il successo di “Rischiatutto” fu straordinario. Il programma riuscì addirittura a superare negli ascolti il mitico “Lascia o raddoppia?”, dimostrando quanto il pubblico apprezzasse questa nuova formula e i tanti personaggi lanciati dallo show, come la leggendaria signora Longari. Peregrini divenne quindi un personaggio televisivo a pieno titolo, riconosciuto e amato paradossalmente proprio per la sua severità.

Il sodalizio con Mike Bongiorno si estese ben oltre “Rischiatutto”. Peregrini accompagnò il re dei quiz in numerose altre trasmissioni e nel passaggio dalla Rai a Fininvest (poi Mediaset). Oltre a questo ruolo iconico di giudice, fu autore di numerosi programmi condotti da Mike, tra cui Scommettiamo?, Flash, Superflash, Bis e Superbis, La ruota della fortuna, Allegria! e Tutti in allegria, Bravo Bravissimo e TeleMike, dove prestava anche la voce al quiz e dove fu testimone di uno dei casi più discussi, quello della concorrente che in finale falsò la sua prova portando con sé degli appunti.

Collaborò inoltre con lui al Festival di Sanremo del 1997, contribuendo a plasmare alcuni dei momenti più popolari della televisione italiana. A proposito di musica, Peregrini compose anche canzoni per artisti del calibro di Mina, Mino Reitano e Toto Cutugno.

Nel 2016, Peregrini visse un momento di particolare soddisfazione professionale quando Fabio Fazio decise di realizzare un remake fedele di “Rischiatutto”. Il progetto, andato in onda prima su Rai1 e poi su Rai3, rappresentò una ricostruzione filologica della trasmissione originale, realizzata con un lavoro di preparazione durato un anno e mezzo.

Fazio, che nutriva una passione autentica per il programma storico, coinvolse Peregrini non solo come consulente ma come presenza scenica.  Proprio Fazio lo ha ricordato come persona di rara eleganza e sensibilità, un galantuomo di altri tempi con un grande senso dell’ironia. Grande tifoso del Milan, Peregrini mantenne sempre un legame profondo con Mike Bongiorno. Nel 2009, quando il conduttore morì, fu tra coloro che accompagnarono il feretro all’uscita del Duomo di Milano.

Lascia una moglie, Nicou, e due figlie, Sofia e Anna.

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