Quanto c’è di vero nel film Coach Carter? Il vero Ken Carter, intervistato dal Chicago Sun-Times ha specificato che “Il 98.5% di quello che vediamo è vero secondo la mia vita e quanto mi è successo”. Il film vede protagonista Samuel L. Jackson nei panni di un allenatore che spinge la sua squadra di ragazzi una scuola superiore ai massimi livelli, ma arriva a fare anche scelte drastiche.
“Praticamente gli stravolgimenti più grandi, nel film, riguardano i nomi dei giocatori e degli insegnanti perché non volevamo mettere in imbarazzo nessuno”. I ragazzi ritratti nel film sono un mix di diversi ragazzi, nel senso che i problemi che stavano affrontando, erano reali, forse anche più seri di come sono raccontati nella pelicola, ma ciascun personaggio del film, rappresenta più persone.
Ken Carter ha avuto anche una parte importante in sede di sceneggiatura, arrivando a discutere con la produzione in merito al finale del film. L’uomo infatti ha insistito perché la conclusione della pellicola non fosse un cliché hollywoodiano, con un campionato nazionale e i ragazzi che alla fine partono per il college. Nonostante questo, nell’opera ci sono ovviamente anche tanti eventi romanzati, per esempio il preside della scuola si schierò dalla parte di Carter nel blocco della scuola mentre nel film è uno degli oppositori. Ma Hollywood e il cinema hanno bisogno di un “cattivo”, per far funzionare le storie, no?
Con Coach Carter ne esce un film costruito in maniera intelligente e che ha degli spunti molto realistici. Il pubblico ne è rimasto molto soddisfatto e anche i personaggi non hanno trovato grande disparità con quello che è accaduto nella realtà. La scrittura dell’opera è fluida e sicuramente molto ben contestualizzata nella realtà americana.