Domenico Modugno è uno di quegli indimenticabili artisti italiani scomparso troppo presto, lasciando un evidente vuoto nel mondo dello spettacolo. Il 6 agosto 1994, infatti, viene stroncato da un infarto che va a colpire una situazione fisica già compromessa da un ictus avvenuto qualche anno prima. A soli 66 anni, dunque, esce di scena Mister Volare, l’uomo che, con un solo gesto del braccio, aveva sconvolto la compassata atmosfera di un Festival di Sanremo anni cinquanta e dato voce al nuovo desiderio di vita di tutta una generazione.
Come anticipato, comunque, lo stato di salute di Domenico Modugno era già compromesso da diversi problemi riscontati nel corso degli anni. Il primo è stato proprio quell’ictus che lo ha praticamente costretto su una sedia a rotelle. Tutto accade il 12 giugno del 1994, mentre sta registrando la trasmissione di Canale 5, La luna nel pozzo. Modugno ha un malore improvviso che lui stesso attribuisce alle sessanta sigarette che fuma ogni giorno, ormai da molti anni.
In quel momento, però, non si comprende la gravità della situazione. Così, viene mandato a casa con una semplice aspirina. Qui, però, le sue condizioni si aggravano e, portato urgentemente in ospedale, gli viene diagnosticato proprio quell’ictus che ha paralizzato un alto del suo corpo, rendendo difficile anche parlare.
Grazie alla riabilitazione la situazione sempre migliorare ma, alcuni anni dopo, iniziano i problemi cardiaci. Il primo campanello d’allarme arriva nel 1991, mentre è in volo per recarsi a Parigi. Sull’aereo fortunatamente c’è un medico che lo assiste fine all’atterraggio. Una volta in aeroporto viene portato in ospedale per uno scompenso cardiaco piuttosto grave. Da quel momento, però, il suo cuore ha continuato a presentare dei problemi fino a “tradirlo” definitivamente nella sua Lampedusa.