La cumbia è un tipo di danza tipica della Colombia, diffusasi anche in altri paesi del Sud America, tra cui Cile, Perù ed Argentina. La parola “cumbia” sembra però essere stata traslata dal mondo africano; lì infatti, il termine “kumb” significa suono o rumore, e quando alcuni africani vennero schiavizzati e portati a lavorare nelle piantagioni della Colombia venivano chiamati quasi con disprezzo “kumbé”.
La cumbia di cui parla Angelina Mango nella sua nuova canzone “La Noia” è una musica popolare colombiana accompagnata al canto, Come spiega CheMusica.it, essa può prodursi in tre sonorità e caratteristiche differenti: quella collegata direttamente alla cumbiamba, una danza circolare eseguita da uomini e donne in spiaggia a piedi nudi, attorno a grandi falò, quella che viene direttamente dall’Africa tutta basata su ritmi sincopati e percussioni, e la cosiddetta “cumbia villera”, una variante della musica folk colombiana nata nei quartieri poveri di Buonos Aires che ha sonorità nettamente più commerciali con testi che parlano di crimini e droga.
Tra tamburi, campanelli, maracas, flauto di milio e tambora (strumento musicale che marca il basso), la cumbia oggi è riconosciuta maggiormente per il modo in cui viene utilizzata nel mondo occidentale, tanto che nelle nostre palestre sta sempre più soppiantando la zumba come strategia di movimento corporeo a ritmo della musica di sottofondo. Una moda recente di cui si è sicuramente accorta Angelina Mango, che nel testo della sua canzone dal titolo “La Noia” (verrà presentata a Sanremo 2024) dice “Non ci resta che ridere in queste notti bruciate, Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa, È la cumbia della noia, È la cumbia della noia.”
Un testo musicale, quello della Mango, molto denso e ricco di letture ed interpretazioni, tanto che nella nostra spiegazione de La Noia, ci siamo addentrati in alcune delle interpretazioni più interessanti di quella che sarà senza dubbio una delle canzoni e apparizioni più chiacchierate di Sanremo 2024.