Gli ultimi mesi di vita di Diane Keaton sono stati segnati da un gesto d’amore straordinario: la registrazione di una canzone di Natale pensata come eredità emotiva per i suoi figli adottivi, Dexter e Duke. L’attrice premio Oscar, scomparsa l’11 ottobre 2025 all’età di 79 anni, aveva confidato agli amici più stretti di voler lasciare “qualcosa di delicato e duraturo” che potesse far sentire il suo amore alla sua famiglia anche quando lei non ci sarebbe più stata.
First Christmas, il suo primo e unico singolo da solista, è stato registrato alla fine del 2024, mesi prima della sua morte. Non si è trattato di un semplice progetto musicale, ma di quello che Keaton stessa definiva la sua “coperta di conforto” – un modo per continuare a tenere stretti i suoi figli quando fisicamente non avrebbe più potuto farlo. Secondo fonti vicine all’attrice, Diane aveva detto chiaramente di sapere che il suo momento stava arrivando, e voleva lasciare qualcosa che durasse nel tempo.
Il brano, co-scritto con la cara amica e collaboratrice di lunga data Carole Bayer Sager e il cantautore Jonas Myrin, racconta il dolore di celebrare le festività senza una persona amata. I versi oggi suonano come una premonizione toccante: “Ora vorrei potermi lasciar andare, è una notte silenziosa, è un altro anno, il primo Natale senza di te”.
Jonas Myrin, che ha suonato il pianoforte nella registrazione e co-prodotto il brano, ha descritto l’esperienza come profondamente significativa: “Essere considerato degno di fiducia per aiutarla a realizzare il sogno di una vita – registrare una canzone originale – è qualcosa che porterò con me per sempre. First Christmas, che ho co-scritto con Carole e prodotto per Diane l’anno scorso, è diventata la sua prima e ultima canzone, e ora quelle parole hanno un significato che non avrei mai potuto immaginare”.
Carole Bayer Sager, amica di Keaton dagli anni Ottanta e sua collaboratrice dopo essersi ritrovate durante la pandemia, ha raccontato di essere rimasta “sconvolta” dall’aspetto fragile dell’attrice nelle ultime settimane. “Ma era ancora piena di idee, parlava di canzoni future. È questa la parte che mi spezza il cuore – non aveva finito di creare. Chiamava la canzone la sua ‘coperta di conforto’ – un modo per abbracciare i suoi figli quando non avrebbe più potuto farlo. Lavorare insieme a First Christmas è stato il suo modo di dire addio senza dirlo veramente”.
Dietro le quinte, gli amici hanno rivelato che la salute di Keaton era peggiorata rapidamente dopo che gli incendi devastanti di Los Angeles l’avevano costretta a lasciare la casa in cui aveva vissuto per anni. “Era distrutta per aver perso quella casa”, ha confidato un’amica stretta. “Non era solo una proprietà – faceva parte della sua identità. Dopo il trasferimento a Palm Springs, è diventata più riservata. È come se sapesse di aver bisogno di pace per dire addio alle sue condizioni”.
Quando First Christmas fu pubblicata nel novembre 2024, Keaton scrisse su Instagram: “Questa canzone è così vicina al mio cuore. Spero che vi porti un po’ di pace e conforto in questa stagione delle feste, come fa per me”. All’epoca, i fan avevano elogiato l’attrice per aver rivelato un lato così crudo e vulnerabile di sé stessa. Nessuno immaginava che quelle parole sarebbero diventate un testamento.
Diane Keaton aveva spesso parlato della sua passione per la musica che l’aveva accompagnata per tutta la vita. “Avevo la fantasia di diventare una cantante da nightclub che ho portato con me fino ai vent’anni”, aveva raccontato una volta. “Ho fatto un paio di concerti, ma non ero molto brava. Eppure, adoro cantare ballate e canzoni tristi – è molto divertente”. Solo alla fine della sua vita è riuscita a realizzare questo sogno a lungo coltivato, trasformandolo in un regalo per le persone che amava di più.
La star di film iconici come Annie Hall e Il Padrino era diventata madre a più di 50 anni, adottando la figlia Dexter, oggi 29enne, e il figlio Duke, 25 anni. “La maternità non era un impulso a cui potevo resistere”, aveva dichiarato. Gli amici sostengono che First Christmas fosse il suo modo di garantire che i suoi figli non avrebbero mai dovuto affrontare “una notte silenziosa senza la sua voce”.