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Home » Spettacolo » Ferie d’agosto era solo l’inizio: ecco come Un altro Ferragosto chiude il capitolo più amaro dell’estate italiana

Ferie d’agosto era solo l’inizio: ecco come Un altro Ferragosto chiude il capitolo più amaro dell’estate italiana

La morte di Sandro Molino, il suicidio di Luciana, nuove e vecchie crisi matrimoniali. Ecco come finisce il film di Paolo Virzì.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino12 Luglio 2025
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Una scena di Un altro Ferragosto
Una scena di Un altro Ferragosto (fonte: 01 Distribution)
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Il finale di “Un altro Ferragosto”, il sequel diretto da Paolo Virzì di “Ferie d’agosto”, si conclude con una serie di eventi drammatici che segnano profondamente la vita dei protagonisti. Il film, ambientato interamente nella suggestiva isola di Ventotene, porta a compimento le vicende personali di ciascun personaggio con toni amari e riflessivi. Il momento culminante del film è rappresentato dalla morte di Sandro Molino, interpretato da Silvio Orlando.

L’ex giornalista, orgogliosamente di sinistra, malato terminale, viene portato dal figlio Altiero (Andrea Carpenzano) a vedere il mare un’ultima volta. Quando Altiero si accorge che il padre è caduto in coma, si attiva per farlo trasportare al porto di Ventotene e successivamente in ospedale. La moglie Cecilia (Laura Morante) tenta di fermare il furgoncino su cui hanno caricato il marito, senza successo.

Negli ultimi istanti di vita, Sandro vive una visione onirica particolarmente significativa: si trova nella Ventotene degli anni ’40 (dove saranno piantati i semi del Manifesto di Ventotene), nel momento della caduta del fascismo, insieme ai compagni di confino che aveva sempre amato e studiato. Dopo alcuni tentennamenti ideologici sulla partecipazione alla lotta armata, Sandro decide di unirsi ai partigiani, in un’immagine simbolica che lo vede con ciabatte e fucile.

Il finale riserva sviluppi drammatici anche per gli altri protagonisti. Marisa (Sabrina Ferilli) abbandona le sue fantasie romantiche con Roberto (Gigio Alberti) e si riavvicina all’Ingegnere Masciulli (Christian De Sica). Tuttavia, deve affrontare la tragedia più devastante: il suicidio della sorella Luciana (Paola Tiziana Cruciani), che non ha mai superato la morte del suo Ruggero. Luciana si addentra nelle acque di Ventotene, sparge le ceneri dell’amato e si lascia annegare.

Per Sabry Mazzalupi (Anna Ferraioli Ravel), il finale porta una dolorosa rivelazione durante la cerimonia nuziale. Scopre che il neo marito Cesare Conocchia (Vinicio Marchioni) ha baciato la sua ex e la considera una “ritardata” da sfruttare economicamente. Nonostante la rabbia iniziale, decide di ricomporsi e riprendere la sua attività da influencer, lasciando aperto il futuro del matrimonio.

 

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