Ghost – Fantasma, film del 1990 diretto da Jerry Zucker, finisce con lo spirito di Sam Wheat (Patrick Swayze), ormai pronto ad ascendere al Paradiso, dopo aver risolto i problemi che lo tenevano sospeso in un limbo tra cielo e terra; prima di lasciare definitivamente il nostro mondo, Sam ha un ultimo, commovente incontro con l’amore della sua vita, Molly Jensen (Demi Moore), riuscendo finalmente a dichiararle i suoi sentimenti; Sam, infatti, per la prima volta in tutto il film, pronuncia un sentito “ti amo” nei confronti di Molly; la donna, a sua volta, è per la prima volta in grado di sentire direttamente le parole provenienti da Sam, senza più bisogno dell’intermediazione di Oda Mae, la sensitiva in grado di parlare con i morti, interpretata da Whoopi Goldberg.
Lo spirito di Sam, dopo aver scoperto che il mandante del suo omicidio è niente di meno che l’ex amico e collega Carl, il quale ricicla denaro per conto della mafia, orchestra un piano, con l’aiuto proprio di Oda Mae, per vendicarsi; la sensitiva impersonerà infatti Rita Miller, fittizia intestataria del conto bancario sul quale sono depositati i soldi sporchi, e lo chiuderà, mettendo così nei guai Carl. Il piano riesce, e i soldi vengono immediatamente devoluti a una associazione religiosa; in questo modo, infatti, Carl non avrebbe più alcun modo di risalire a dove si trova il denaro. Per caso, però, Molly incontra Oda/Rita in banca, e, ignara di come stiano realmente le cose, riferisce tutto a Carl, che mangia la foglia; recatosi a casa di Oda convinto di poter farsi consegnare l’assegno con i soldi, l’uomo viene distratto dallo spirito di Sam, che permette così a Oda di nascondersi.
Senza più ulteriori risorse a disposizione, Carl decide allora di andare a casa di Molly, tentando il tutto per tutto; perseguitato da Sam, Carl minaccia di uccidere la donna se non riceverà l’assegno; ne segue una colluttazione, al termine della quale Carl resta accidentalmente ucciso da una lastra di vetro. Mentre gli spiriti demoniaci afferrano l’anima dell’uomo appena deceduto per portarla negli Inferi, Sam, che ha coltivato per tutto il film sentimenti di pura vendetta, versa una lacrima per la sorte dell’amico. Dopo aver risolto il suo stesso omicidio, Sam è quindi ormai libero di salire al cielo, non prima però di aver dato un ultimo bacio a Molly, dicendole di portare sempre con sé quel gigantesco amore che ha dentro. Il film si chiude mostrando lo spirito di Sam che, di spalle, si perde lungo un sentiero indistinto verso il Paradiso.
Ghost – Fantasma è il primo film drammatico diretto da Jerry Zucker, parte del famoso trio di registi comici Zucker, Abrahams e Zucker, composto dai fratelli Jerry e David Zucker, e da Jim Abrahams; nel loro carnet, ricordiamo titoli del calibro di Hot Shots, L’aereo più pazzo del mondo, e Top Secret; pur essendo più che altro un film fantastico – romantico, Ghost presenta comunque degli elementi di commedia, specie nelle scene tra Sam e Oda; Zucker, infatti, decise di dare un tono più leggero alla sceneggiatura originale di Joel David Rubin, che aveva inizialmente concepito il progetto come una versione moderna e riveduta di Amleto: “Volevo raccontare una storia di fantasmi, ma usando il punto di vista di un fantasma; un giorno, stavo vedendo una trasposizione di Amleto, e mi è balenata in mente l’idea di adattare questa storia per il ventesimo secolo“.
Per il ruolo di Sam nel film Ghost – fantasma furono presi in considerazione nomi quali Harrison Ford, Tom Cruise,, Tom Hanks e Bruce Willis, che rifiutò la parte dopo aver letto la sceneggiatura; l’attore avrebbe poi ammesso di non avere capito la storia, definendosi un “cretino” per aver rifiutato: “Non avevo capito niente… se il tizio era morto, come faceva ad avere una storia d’amore con lei? Poi l’ho capito…”. Per Molly, invece, furono prese in considerazione attrici come Nicole Kidman, Julia Roberts e Michelle Pfeiffer. Il ruolo di Oda Mae fu assegnato a Whoopi Goldberg solo su insistenza di Swayze; i produttori non la ritenevano infatti adatta; prima di lei Tina Turner e Oprah Winfrey sostennero dei provini per interpretare la sensitiva.