Giuliana Longari, storica campionessa del quiz Rischiatutto, oggi, per quanto è possibile desumere dalle informazioni disponibili, vive, dopo aver divorziato dal marito, in un’abitazione sulla Via Cassia, a Roma, acquistata con i proventi delle vittorie conseguite nel programma condotto da Mike Bongiorno sulla Rai, negli anni ’70. Lasciato Rischiatutto dopo quasi due mesi, nell’estate 1970, Longari sarebbe poi diventata autrice radiofonica e in seguito, impiegata per un decennio presso le Teche Rai come archivista, prima della pensione, nel 2010.
Longari negli anni avrebbe ripercorso la sua esistenza in diverse interviste. Ospite insieme a un altro campione di Rischiatutto, Andrea Fabbricatore, nella trasmissione Bella Ma’ di Pierluigi Diaco il 12 ottobre 2023, la donna ha ricordato i suoi primi passi come segretaria di produzione per Dino De Laurentis: “Ero con lui ai tempi eroici di Cinecittà, con Marlon Brando, Elizabeth Taylor… l’impatto con la televisione non fu così traumatico“.
Riguardo all’esperienza di Rischiatutto, Longari ha confessato di averla intrapresa esclusivamente per motivi economici, e di essersi fatta eliminare di proposito, dopo 11 puntate, avendo accumulato 13 milioni di lire.
“Ci sono andata per soldi. Una volta che li avevo fatti, ho preferito chiudere” (Bella Ma’, 2023)
“La cosa fu intenzionale. All’undicesima puntata ero esausta. Decisi che era il momento di chiudere” (La Verità, 2021)
Rispetto alla clamorosa vincita, Longari ricorda, sempre a La verità: “Fu una vera fortuna poiché, dopo gli accordi di Bretton Woods, la quotazione dell’oro fu svincolata dal dollaro e il suo prezzo schizzò in alto. I miei 13 milioni diventarono molti di più. Inoltre più avanti, i gettoni d’oro della Rai non furono più in oro 1000, considerato valuta, ma di una lega di minor valore. Dovetti però pagare 3 milioni di tasse con la causale provento occasionale da lavoro intellettuale“.
Un successo che aprì alla donna le porte di una notorietà, non voluta né eccessivamente inseguita: “Finii sulla copertina di Grazia, tra le donne più famose del 1970, pensi, accanto a Golda Meir. Mi avevano offerto di partecipare a Lady Italia e Lady Europa. Fellini volle conoscermi, forse attratto dalla mia pettinatura anni Quaranta. Aveva pensato di farmi fare Gradisca in Amarcord. Quando mi vide rimase deluso. Pensava fossi più prosperosa. Il bianco e nero ingrassa. Io però preferivo i complimenti per le mie conoscenze storiche. Giulio Andreotti, che amava la storia romana, volle conoscermi. Mi donò le opere di Cicerone. Di occasioni me ne capitarono. Avrei potuto sfruttarle. Ma rifiutavo o fuggivo. Ho preferito stare dietro le quinte.”
E dietro le quinte, Longari ha proseguito un’importante carriera nel mondo dello spettacolo: “ho lavorato con RadioRai in programmi come Itineradio, Estate con noi, Shampoo, Rischianiente, scritto sceneggiati radiofonici, e messa su una società di doppiaggio. Mediaset mi contattò, ma tutto era cambiato. Decisi di lavorare alle Teche Rai con Barbara Scaramucci, fino alla pensione, nel 2010“.
E proprio in occasione del suo lavoro da archivista catalogatrice alle Teche, Longari ebbe modo di smontare definitivamente la leggenda metropolitana sulla famigerata “battuta dell’uccello”: “A Mike faceva comodo far credere fosse vera; la sua figura in Mediaset era basata su quello“. Longari sarebbe tornata come concorrente in una puntata speciale del nuovo Rischiatutto, condotto da Fabio Fazio, il 21 aprile 2016.