Puoi vedere il film Hammamet in streaming su Netflix, Prime Video, Itunes, RakutenTv, Google Play, RaiPlay. Con la possibilità di guardarlo in streaming online legale completo in italiano via abbonamento, noleggio, acquisto e con risoluzione in qualità SD, HD, 4K.
IN STREAMING SU: | ABBONAMENTO | NOLEGGIO | ACQUISTO |
---|---|---|---|
IN STREAMING SU: Netflix | Guarda Ora | Non disponibile | Non disponibile |
IN STREAMING SU: Prime Video | Non disponibile | 3.99 € (HD, SD) | 7.99 € (HD, SD) |
IN STREAMING SU: Itunes | Non disponibile | 3.99 € (HD, SD) | 7.99 € (HD, SD) |
IN STREAMING SU: RakutenTv | Non disponibile | 3.99 € (HD) | 7.99 € (HD, SD) |
IN STREAMING SU: Google Play | Non disponibile | 2.99 € (SD, HD) | 5.99 € (SD) |
IN STREAMING SU: RaiPlay | Guarda Gratis | Non disponibile | Non disponibile |
Sinossi di Hammamet
La trama di Hammamet racconta, romanzandoli, gli ultimi mesi di vita di Bettino Craxi, autoesiliatosi in Tunisia per sfuggire alla giustizia italiana dopo Tangentopoli. Gravemente malato di diabete, Craxi raccoglie le sue memorie, visitato periodicamente dalla moglie e dai figli. Un giorno, Fausto, il figlio di un suo ex collega di partito morto suicida nel 1992, riesce introdursi nella villa dove il politico risiede, col pretesto di consegnargli un lettera postuma del padre, in cui egli lo accusa di enormi malefatte. In realtà, il ragazzo ha con sé una pistola, e serba intenzioni ben più serie… il rapporto tra i due, però, muterà gradualmente, fino agli ultimi momenti di vita dell’ex capo partito…
Cast di Hammamet
Regia: Gianni Amelio
Attori: Pierfrancesco Favino, Luca Filippi
Premi ed extra
Il film presenta molte figure realmente esistite, chiamate però sempre con nomi fittizi; persino il protagonista non viene mai chiamato per nome, ma solo “presidente” (Craxi è stato, tra le altre cose, presidente del Consiglio dal 1983 al 1987).
Al riguardo, il regista Gianni Amelio ha dichiarato: “Non lo definirei né esule, visto che parliamo di un uomo che, all’epoca, aveva due condanne passate in giudicato, né latitante, visto che tutti sapevano dov’era: i giornalisti avevano il suo numero di telefono, lo chiamavano per intervistarlo, e i magistrati avrebbero potuto benissimo raggiungerlo là; la figlia, nella realtà Stefania, nel film si chiama Anita, come la moglie di Giuseppe Garibaldi, perché Craxi aveva una venerazione per Garibaldi; ho cambiato il nome della figlia, ma non l’ho chiamata Mafalda. Le ho dato un nome che avesse un senso“.
A proposito della sua interpretazione, divenuta poi iconica, Favino commentava all’epoca: “Abbiamo lavorato affinché il trucco si potesse dimenticare; dopo cinque ore di rituale mi mettevo gli occhiali e lì arrivava il momento in cui attraversavo il ponte verso l’oblio di me stesso: la maschera mi ha consentito il contatto intimo con il personaggio che a volte avevo paura di affrontare“