Hayao Miyazaki, il celebre regista giapponese dello Studio Ghibli, crede che il gruppo sanguigno influenzi la personalità delle persone. Una credenza che, seppure possa risultare bizzarra, in realtà è estremamente diffusa nella cultura giapponese, similmente a come avviene nell’Occidente con l’oroscopo e l’astrologia.
Secondo quanto rivelato in un’intervista al blog Full Frontal da un ex animatore dello Studio Ghibli, Shinsaku Kozuma, Miyazaki posizionava gli animatori nello spazio di lavoro in base al loro gruppo sanguigno e assegnava dei posti separati controllando il loro lavoro e le loro interazioni.
Questa credenza è molto diffusa in Asia, soprattutto in Giappone, ma anche in Corea del Sud. Secondo una credenza molto diffusa, ogni gruppo sanguigno avrebbe una personalità e un approccio completamente differente: ad esempio, chi appartiene al gruppo A sembrerebbe estroverso, ma in realtà sarebbe cauto, sensibile e attento alla percezione di sé e degli altri, ma un po’ ansiosi. Il gruppo B, invece, verrebbe considerato composto da ribelli socievoli, idealisti e ottimisti, anche se capricciosi. Coloro che possiedono il gruppo AB, invece, sarebbero più razionali che emotivi, con un forte spirito analitico, mentre gli 0 – meno diffusi in Asia – sarebbero visti come eccellenti leader, ma scontrosi.
Inoltre, Kozuma ha rivelato che Miyazaki sanzionava i collaboratori che arrivavano in ritardo e con multe piuttosto alte. “Tra l’altro” – spiega l’ex animatore – “Non gli sfuggiva nulla, perché il suo posto era vicino all’ingresso, quindi sapeva chi entrava e usciva e quando”