Alla fine de Il bambino col pigiama a righe, Bruno, entrato nel campo di concentramento, con indosso un pigiama a righe e berretto per confondersi tra i deportati, muore in una camera a gas, dove viene mandato assieme a Shmuel. Il bambino aveva attraversato il filo spinato per entrare nel campo e aiutare Shmuel a trovare il padre scomparso, dopo essere stato trasferito in un altro gruppo di lavoro. Greta, Elsa e Ralf, rendendosi conto della scomparsa di Bruno, si mettono sulle sue tracce, rimanendo sconvolti dal tragico destino del figlio.
Precedentemente, Ralf informa la famiglia che Kurt è stato trasferito sul fronte orientale; arrabbiata, Elsa rivela che il motivo del trasferimento è dovuto al fatto che Kurt non ha inizialmente avvisato le autorità di suo padre. Bruno continua a tornare al recinto e alla fine Shmuel riappare, ma con ferite visibili. A Berlino, la madre di Ralf, Nathalie, che disapprova il regime nazista, viene uccisa da un bombardamento alleato. Al funerale, Elsa cerca di togliere una corona di fiori al Führer per rispetto a Nathalie e alle sue convinzioni, ma Ralf la ferma e i due litigano dopo la funzione. Tornata a casa, Elsa informa Ralf che non vuole che i bambini vivano nelle vicinanze del campo. A sua volta, Ralf comunica a Bruno e Gretel che la madre li porterà a vivere con la loro famiglia allargata fino alla fine della guerra.
Il bambino con il pigiama a righe è un film di genere drammatico storico del 2008 scritto e diretto da Mark Herman, basato sull’omonimo romanzo del 2006 di John Boyne. Ambientato nella Polonia occupata dai nazisti, il film segue il figlio di un ufficiale delle SS che fa amicizia con un prigioniero ebreo della sua età rinchiuso nel campo di concentramento vicino alla sua casa. Nel cast, Asa Butterfield, Jack Scanlon, Vera Farmiga, David Thewlis, Rupert Friend, David Hayman.