Il Corriere – The Mule finisce con Earl Stone che dopo aver ritardato la consegna di un carico di droga per far pace con la sua ex moglie Mary, viene catturato dagli uomini del cartello di Sinaloa. Ricevuta la grazia da parte del capo, l’uomo si fa poi arrestare dagli agenti della DEA. Afflitto dai sensi di colpa per non essersi preso cura della sua famiglia in passato e per i suoi crimini, Earl si dichiara colpevole. In prigione si dedica nuovamente all’attività della floricoltura.
Il lungometraggio del celebre premio Oscar Clint Eastwood è basato su un articolo del New York Times dedicato alla storia vera di un veterano della guerra di Corea, Leo Sharp, che divenne un corriere della droga per un famoso cartello messicano. Eastwood per questo progetto cinematografico tornò nella doppia veste di attore/regista a dieci anni di distanza da Gran Torino.
2005, Illinois. Earl Stone (Clint Eastwood) è un reduce della guerra di Corea che si occupa dell’attività di floricoltore. A causa del suo lavoro, egli si è separato dieci anni prima dalla moglie Mary (Dianne Wiest). Inoltre, sempre per motivi di lavoro, non ha presenziato al matrimonio della figlia Iris (Laura Romano). Dodici anni più tardi, con i rapporti ormai compromessi con i suoi familiari e il pignoramento della sua attività, il vecchio si trova in serie difficoltà economiche. Al pranzo di fidanzamento della nipote Ginny (Taissa Farmiga), l’uomo viene avvicinato dal suo fidanzato Mike (Austin Freeman). Il ragazzo gli porge l’indirizzo di alcuni suoi amici texani in cerca di un corriere.
Inizialmente restìo a recarsi in Texas, Earl si costringe ad accettare il nuovo lavoro di corriere per Rico (Victor Rasuk) e i suoi compagni, trasportando droga. Ricevute specifiche istruzioni sulle modalità di consegna della merce e sui pagamenti, l’anziano ex reduce inizia la sua nuova attività facendo la spola tra il Texas e il Messico. Nel frattempo, gli agenti della DEA Colin Bates (Bradley Cooper) e Trevino (Michael Pena) iniziano un’operazione per incastrare i trafficanti del cartello messicano di Sinaloa.
In seguito Earl deve consegnare un importante quantitativo di cocaina dal valore di dodici milioni di dollari. Durante il trasporto viene a sapere che Mary è gravemente malata. Per stare vicino all’ex moglie, e per tentare di riconciliarsi la sua famiglia, decide di tardare la consegna di alcuni giorni. Ciò scatena la rabbia dei committenti. Catturato dai messicani, giustifica a loro il ritardo della spedizione. I criminali allora fanno da mediatori con il capo del cartello affinché a Earl sia risparmiata la vita.
Lasciato andare dai suoi datori di lavoro con una ferita alla testa, il vecchio si trova alla guida del suo pick-up. Si farà arrestare dagli agenti della narcotici.