Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti finisce con una grande parata lungo i Fori Imperiali di Roma in cui sono presenti tutti i personaggi più amati del cinema di Nanni Moretti, dal Caimano Silvio Berlusconi, alla famigerata giornalista che non sapeva parlare di Palombella Rossa, interpretata da Mariella Valentini. Un corteo emozionante, dove ogni attrice, attore, personaggio compare sorridente al fianco del regista. Che si riappropria della sua “verità”, dopo aver interpretato, nel film, un autore che sta girando a sua volta una pellicola ambientata nel 1956.
Ne Il sol dell’avvenire, infatti, Nanni Moretti è Giovanni, un regista in ambasce che decide di preparare un’opera cinematografica su Ennio, un dirigente del PCI (Silvio Orlando), in crisi familiare dopo l’invasione Sovietica in Ungheria. La moglie Vera (Barbora Bobuľová), infatti, lo vorrebbe più risoluto contro quell’atto di violenza. Ma Ennio si sente schiacciato tra l’obbedienza al partito e l’amore sincero che prova verso la compagna di vita. Quel turbamento riflette in parte ciò che prova lo stesso Giovanni, che sta per essere abbandonato dalla moglie Paola (Margherita Buy), fino a quel momento produttrice di tutti i suoi lavori. E dalla figlia Emma (Valentina Romani), decisa a sposare un uomo molto più grande di lei (Jerzy Stuhr).
Tra uno stallo sul set (l’attrice che fa Vera continua a cambiare il senso del racconto), malesseri professionali (Netflix rifiuta di produrre il suo film perché “non esplode“), il sogno di dirigere una grande opera scandita dalle più belle canzoni italiane e drammi di vario genere, Giovanni-Nanni decide di cambiare le carte in tavola e di rivoluzionare la storia che aveva in mente. Trasforma il finale della sua pellicola e si prepara a un avvenire radioso. Circondato da tutte quelle maschere che ha creato e che in qualche modo lo hanno sempre amato.