Alla fine del film Illusioni perdute, Lucien de Rubempré viene sconfitto e distrutto socialmente dal ciclo imperante delle “fake news”, ritrovandosi ancora una volta perso nell’oscurità. Questo dopo che, in un ultimo tentativo di liberarsi dalla sporcizia che lo consuma, si lascia andare alla sua più grande debolezza, il desiderio di trascendere le sue basse origini e la sua nascita illegittima acquistando un titolo nobiliare.
Nella Francia del 1820, il poeta ventenne Lucien de Rubempré si sposta dalla sua casa di provincia di Angoulême a Parigi dopo una relazione controversa con una donna dell’alta società locale. È sensibile, idealista, bello e deciso a farsi notare dal mondo letterario. Contrariamente alle sue aspettative, però, scopre di dover sbarcare il lunario scrivendo scurrili recensioni teatrali e finisce per assoggettarsi al mondo del giornalismo di bassa lega. Per volere del suo capo, Étienne Lousteau, Lucien cede completamente alla corruzione e al clientelismo, ottenendo ricchezza e prestigio solo a costo della sua integrità artistica e delle amicizie di un tempo.
Il film francese del 2021 Illusioni perdute è diretto da Xavier Giannoli, da una sceneggiatura di Giannoli e Jacques Fieschi, ed è basato sulle prime due parti dell’opera Illusions perdues (1837-43) di Honoré de Balzac. È interpretato da Benjamin Voisin, Xavier Dolan, Vincent Lacoste, Cécile de France, Gérard Depardieu e Jeanne Balibar.
È stato presentato in anteprima mondiale alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 5 settembre 2021 e ha ricevuto quindici nomination alla 47ª edizione dei Premi César, vincendo in sette categorie, tra cui miglior film, miglior sceneggiatura non originale, miglior fotografia, miglior attore non protagonista per Lacoste e attore più promettente per Voisin.