Io Capitano, acclamato film diretto da Matteo Garrone, finisce con i due protagonisti dell’odissea raccontata nella pellicola, Seyodu (Seydou Sarr) e Moussa (Moustapha Fall), costretti a guidare un peschereccio carico di persone dalla Libia all’Italia, con in più il fatto che a dover letteralmente condurre la nave è il giovane ed inesperto Seydou, mentre il suo amico Moussa è ferito alla gamba e non può muoversi, in attesa di medicazioni adeguate. Seydou non sa nuotare, né tantomeno condurre un’imbarcazione, ma accetta il compito.
Inevitabilmente i due si ritrovano in mezzo ad una tempesta, senza più una rotta e con un equipaggio ai limiti della sopravvivenza. La scena finale del film è tanto spèranzosa quanto potente: l’inquadratura poco prima del termine del lungometraggio è stretta sugli occhi di Seydou che si gonfiano di lacrime, mentre un elicottero della guardia costiera italiana avvista finalmente il peschereccio in acque italiane. Proprio in questi ultimi istanti il nostro protagonista, fiero di sé, guarda gli elicotteri avvicinarsi per portarli in salvo e grida: “Io Capitano!”
Io Capitano è un film drammatico diretto da Matteo Garrone e basato su una sceneggiatura originale curata dallo stesso regista assieme a Massimo Gaudioso, Massimo Ceccherini ed Andrea Tagliaferri. Presentato in anteprima mondiale all’80° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, ha ottenuto lì il prestigioso Leone d’Argento alla Regia, seguito da svariate ed importanti candidature, tra cui quella al Golden Globe e all’Oscar per il miglior film internazionale. Io Capitano è il primo film italiano ad entrare nella cinquina dei film stranieri agli Oscar dopo i successi di Paolo Sorrentino con i suoi La grande bellezza ed È stata la mano di Dio.
A proposito di Oscar e candidature, sapevate quanto vale veramente la statuetta dorata più importante del cinema americano?