Qualcuno potrebbe chiedersi come mai Jovanotti si chiami così;, il cantante, al secolo Lorenzo Cherubini, ha iniziato la sua carriera come dj in alcune radio private e locali del centro Italia. E proprio a una di queste serate è legata l’origine del nome d’arte che avrebbe accompagnato Lorenzo negli anni a venire. Alla ricerca di un soprannome da usare per un’esibizione, Cherubini aveva infatti scelto l’anglicizzante Joe Vanotti, ma, a causa di un errore di trascrizione del tipografo, la locandina promozionale presentava la grafia “Jovanotti”.
Anche grazie al grande successo riscosso da quella serata, Lorenzo decise di mantenere il soprannome per il resto della sua multiforme carriera, trascorsa tra conduzioni radiofoniche e televisive, oltre naturalmente ai successi musicale. All’interno del volume autobiografico Gratitude, Cherubini riflette così sul suo nome d’arte: “Può creare imbarazzo, passati i 23 anni… quando mi sono dato il nome Jovanotti, evidentemente non pensavo a qualcosa che potesse durare nel tempo. L’estate in cui Gimme five divenne un successo (1988, ndr) un critico disse che ero di passaggio, e che l’estate dopo nessuno si sarebbe ricordato il mio nome; non pensai che avesse torto, perché non era un problema che riguardava me, io ero già da un’altra parte, come è sempre successo“:
Lo stesso Claudio Cecchetto, all’epoca plenipotenziario di Radio Deejay, il primo a dare notorietà nazionale a Jovanotti, non era inizialmente convinto della scelta del nome d’arte, ma successivamente consigliò al suo assistito di tenerlo; nello stesso periodo, Lorenzo utilizzò temporaneamente altri due pseudonimi, Gino Latino, con il quale pubblicò tre singoli di ispirazione dance, in collaborazione con Albertino di Radio Deejay (Yo, Welcome e Latino), e Jeronimo, con il quale pubblica il singolo The Indian; i brani prodotti sotto questi pseudonimi alternativi, verranno poi inseriti nella raccolta Jovanotti Special del 1989. Nel 1992, con la pubblicazione di Lorenzo 1992, seguito due anni dopo dall’analogo Lorenzo 1994, Jovanotti sceglie per la prima volta di inserire il proprio nome di battesimo nel titolo di un suo disco, nel tentativo di marcare una discontinuità netta col passato.