Katia Buchicchio, 18 anni, prima Miss Italia della Basilicata e prima Miss Italia a indossare con disinvoltura l’apparecchio ai denti, un dettaglio che non è sfuggito anche perché, come detto, non lo nasconde. E per una studentessa di odontoiatria è un vanto in più. Forse in maniera del tutto inconsapevole questa ragazza acqua e sapone rappresenta un nuovo modello di bellezza, sfidando il tabù della perfezione a tutti i costi. Per le ragazze della sua generazione, mostrarsi con apparecchi, faccette dentali o altri dispositivi per la cura dei denti non è più un problema, anzi, è un segno di accettazione e self-care. Forse il problema è ancora negli occhi di chi guarda e giudica.
La scelta di sfilare con l’apparecchio, dunque, è un gesto simbolicamente potente. Certo, non stiamo parlando di rivoluzione copernicana ma anche queste cose possono essere degne di nota. In fondo, come oggi non si nascondono più i propri “difetti” fisici (forse dovremmo dire unicità), così Katia ha sorriso senza paura mostrando il suo apparecchio, normalizzando un aspetto spesso considerato un ostacolo in un mondo selettivo come quello dei concorsi di bellezza.

Il gesto di Katia può essere modello di coraggio per gli adolescenti. Dimostra che prendersi cura di sé non significa cancellare le proprie peculiarità fisiche, ma accoglierle come parte del proprio percorso di crescita e di costruzione dell’autostima. Accettarsi, prendersi cura di sé e ridefinire la bellezza secondo le proprie regole è la più grande arma di fascino.
Sui social ormai sono tantissime le influencer che ogni giorno sostengono una bellezza più naturale, vera, rispettosa dei cambiamenti e delle particolarità di tutti i corpi e i volti. Donne con alopecia che raccontano senza timore la loro condizione, spesso stigmatizzata, ad attiviste per la vera body positivity. Che vuol dire semplicemente “non giudicare i corpi e i visi di nessuno”.