La luce sugli oceani, film drammatico del 2016, finisce con Lucy-Grace (Caren Pistorius) che, ormai adulta, fa visita sull’isola a Tom (Michael Fassbender), vedovo da qualche tempo, e gli presenta il figlio Christopher; Tom dà alla donna una lettera con cui Isabel (Alicia Vikander), poco prima di morire, si scusa con Lucy per tutto il dolore provocato. Lucy chiede a Tom il permesso di tornare da lui ogni tanto; l’uomo accetta. Il film si conclude con Tom che osserva l’orizzonte sull’oceano al tramonto.
1918: Tom, uomo riservato e taciturno, reduce dalla Prima Guerra Mondiale, durante la quale ha conquistato molti onori, accetta il posto di guardiano del faro nell’isola di Janus, in Australia; l’impiego, inizialmente temporaneo, diventa ben presto a lungo termine, dopo il suicidio del precedente custode. Mentre si trova nella vicina cittadina di Partageuse, prima di salpare per Janus, Tom conosce Isabel, figlia di alcuni abitanti del luogo; fra i due nasce un’immediata intesa, che si concretizza in un fitto scambio di lettere; tempo dopo, ormai profondamente innamorati, i giovani decidono di sposarsi e Isabel si trasferisce sull’isola con Tom; per entrambi, il desiderio di costruire una famiglia è forte, ma i tentativi di concepire un figlio non incontrano successo; Isabel, infatti, sperimenta due dolorosi aborti nel giro di poco tempo. Ormai rassegnata a una vita senza bambini, la donna passa giornate lunghe e tristi sull’isola, finché un giorno, Tom non avvista una piccola barca che vaga abbandonata in direzione della riva; al suo interno, il cadavere di un uomo, e una neonata in buone condizioni di salute.
Contro il parere del marito, Isabel decide di tenere con sé la bambina, senza avvisare le autorità; Tom all’inizio è fortemente contrario, ma poi accetta la situazione per amore della moglie. Passano gli anni e la vita familiare sull’isola è ormai idilliaca; il giorno del battesimo della bambina, di nome Lucy, Tom scorge, nel piccolo cimitero antistante la chiesa, una donna intenta a porre fiori su una lapide; avvicinatosi, scopre che la lapide commemora un giovane uomo e la sua figlia neonata, dispersi in mare. Tom capisce che si tratta proprio di Lucy e all’insaputa di Isabel, cerca di mettersi in contatto con la donna dei fiori, Hannah, cioè la vera madre della bambina, per farle sapere che sua figlia è ancora viva. Durante i festeggiamenti per il quarantennale del faro di Janus, Hannah, presente alla cerimonia, chiede a Tom se in quanto guardiano del faro, abbia mai avvistato imbarcazioni alla deriva; la sorella di Hannah racconta quindi a Tom e Isabel la tragedia della donna. Tom decide che non c’è più altro da fare e comunica alle autorità che Lucy non è loro figlia; l’uomo, però, decide di addossarsi l’intera responsabilità del misfatto, scagionando completamente la moglie.
I coniugi e la bambina vengono quindi portati a Partageuse, dove Tom è posto in stato di fermo, venendo anche accusato dell’omicidio dell’uomo sulla barca; Isabel, furente con il marito, torna a vivere nella casa dei suoi genitori mentre Lucy, riluttante, viene condotta a casa di Hannah, dove fatica ad ambientarsi; il tempo, intanto, trascorre… Isabel incontra per caso Lucy e Hannah in un negozio; la bambina le si getta al collo e la supplica di portarla via con sé; Hannah, dopo aver congedato malamente Isabel, si reca in prigione da Tom per esprimergli tutto il suo rancore; quando Tom chiede ad Hannah di perdonare l’incolpevole moglie, la donna si allontana stizzita. Poco tempo dopo, però, Lucy scompare, e viene ritrovata sul greto di un fiume dopo ore di ricerche; la fuga della bambina aiuta Hannah a comprendere che sua figlia potrà essere davvero felice solo con Isabel; presentatasi a casa della donna, le propone quindi di riavere indietro Lucy, in cambio di una testimonianza contro il marito, nell’imminente processo per omicidio. Isabel resta sulla porta, incredula, e non risponde: qualche giorno dopo, però, riceve un’appassionata lettera d’amore del marito, e prima che questi venga trasportato via nave al tribunale per le udienze, confessa di essere stata lei a voler tenere la bambina sull’isola, e che l’uomo era già morto all’arrivo della barca a riva.
Messa al corrente della notizia, e spinta dal ricordo dell’amato marito morto, Hannah decide di offrire una dichiarazione ufficiale di clemenza verso i due coniugi; grazie a questo intervento, Tom e Isabel spenderanno solo pochi mesi in prigione. Lucy, che ha accettato di farsi chiamare anche Grace, continua così la sua vita felice con Hannah e il di lei facoltoso padre; dopo tanto tempo, l’affetto di Hannah per la figlia è finalmente ricambiato, e madre e figlia possono iniziare a costruire un rapporto. Gli anni passano; nel 1950, ormai sul letto di morte, Isabel, mano nella mano con Tom si chiede se Dio potrà mai perdonarla; il marito l’assicura che lei è già stata perdonata. Tempo dopo, ormai vedovo e solo, Tom riceve la visita di una giovane ragazza che si presenta come Lucy-Grace, e ha con sé il figlio neonato, Christopher. La donna si scusa per non essere venuta prima, ma Tom la rassicura e le mostra una lettera, scritta per lei da Isabel poco prima della sua morte: nel frattempo Tom stringe a sé Christopher e si mostra molto felice all’idea di ulteriori visite da parte di Lucy. Seduto su una sedia, in cima a una collina, osserva l’orizzonte sull’oceano; a seguire, un’inquadratura del tramonto, con il sole ormai a picco sulla linea dell’orizzonte.
La luce sugli oceani, scritto e diretto da Derek Cianfrance e basato su un romanzo di M.L. Steadman, vede nel cast Michael Fassbender (Tom), Alicia Vikander (Isabel) e Rachel Weisz (Hannah).